Addio a Varesco Cei, ex bandiera della Larcianese
Era tra i viola nella finale di Coppa Italia a Roma nel 1975
LARCIANO. La laboriosa e genuina gente del Montalbano è da sempre legata indissolubilmente al forte senso di appartenenza al territorio e ai veri valori della vita. Come è altrettanto pronta ad infiammarsi alle vicende dei campioni del pedale ma anche alla squadra del proprio borgo natio, nel caso specifico la Larcianese di cui purtroppo piange la scomparsa di una autentica bandiera che sin da piccolo ha considerato la casacca viola al pari di una sorta di seconda pelle.
Stiamo parlando di Varesco Cei, mediano di sostanza, dal tocco di palla discreto, ma soprattutto dotato di cuore, gamba e spirito di servizio, sempre pronto alla bisogna ad abbassare il baricentro e rinforzare la difesa. Colpito da un grave malore alcuni mesi fa, non si era più ripreso e ieri notte alla età di 74 anni è mancato all'affetto dei propri cari. Cresciuto nella cantera della Larcianese, vincendo a livello giovanile anche una coppa Menti, passò poi in forza alla prima squadra, tenendo alto l'onore della sua Larciano ovunque per ben dieci stagioni. Fra l’altro fu uno dei componenti di quella leggendaria squadra dalla casacca viola che all'inizio dell'estate 1975 disputò la finale della Coppa Italia dilettanti allo stadio Olimpico di Roma, prima di Fiorentina-Milan, finalissima dei professionisti. Lui in tale occasione rimase a soffrire in panchina e vide i suoi compagni uscire purtroppo sconfitti (2-0) ai tempi supplementari dalla dura contesa coi capitolini del Banco di Roma.
Terminata l’attività agonistica sul finire degli anni ’70, aprì poi un’attività di pizzeria a Montecatini e pur non frequentando il glorioso Comunale e neppure in seguito lo stadio Idilio Cei, intitolato a suo zio indimenticato portiere della Lazio, si informava regolarmente sulle vicende della sua amata Larcianese. Originario della frazione di Castelmartini, adesso risiedeva all’Uggia a Monsummano. Da oggi pomeriggio, 11 aprile, la salma del buon Varesco, persona gioviale e squisita, è esposta nelle salette del commiato. Quindi sabato prenderà la via per la chiesa di Castelmartini dove alle 14,30 è prevista la cerimonia funebre e l'ultimo saluto da parte della moglie Laura, del figlio Mosè e di tutti coloro che hanno voluto bene a questo indomito mediano.