Il suo legale ritiene che ci possa essere spazio per un ulteriore sconto di pena con l’esclusione di un’aggravante

Ballerina uccisa: ricorso in Cassazione

Andrea Falaschi all’uscita dal tribunale
Andrea Falaschi all’uscita dal tribunale

In Appello l'ex paracadutista Andrea Falaschi fu condannato a 15 anni

25 settembre 2010
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 MONTECATINI. L'aveva colpita sulla testa con una bottiglia di liquore e, afferrato un coltello da cucina, le aveva vibrato un fendente al torace, per poi gettarla a terra e serrarle le mani attorno alla gola. Ma non era bastato ad ucciderla: aveva dovuto soffocarla con un sacchetto di plastica. Poi l'aveva chiusa in un trolley per gettarla in un cassonetto dei rifiuti.  Per l'omicidio di Oksana Auskelyte, 27enne ballerina lituana di lap dance, nell'aprile scorso Andrea Falaschi fu condannato dalla Corte d'assise d'appello di Firenze a 15 anni di reclusione, con una notevole riduzione rispetto ai 18 anni avuti un anno prima al termine del processo per rito abbreviato davanti al gup di Pistoia.  In appello, la pubblica accusa aveva chiesto addirittura una riduzione fino a 10 anni e 8 mesi. Per tale motivo, Angelo Soccio, avvocato difensore dell'ex parà di San Miniato, domiciliato a Montecatini, ha presentato ricorso in Cassazione, ritenendo che ci sia spazio per ottenere per il suo assistito un ulteriore sconto di pena. In particolare, secondo il legale, i giudici della suprema corte potrebbero escludere per il conteggio finale un'aggravante di cui già il pg aveva chiesto - invano - alla Corte d'assise d'appello di non tenere conto.  Intanto, Falaschi, muratore piastrellista 38enne, si trova ancora detenuto nel carcere di Prato. Si dovrà attendere la sentenza definitiva affinché possa essere presa in considerazione la sua richiesta di trasferimento al carcere della Gorgona, dove - com'è suo desiderio - potrebbe lavorare.  L'omicidio fu commesso la sera del 20 febbraio 2008, all'interno dell'appartamento di Montecatini, in via del Frantoio, dove Falaschi era domiciliato da qualche tempo. L'uomo aveva conosciuto la ragazza nel locale di lap dance dove lavorava e con lei aveva intrecciato una relazione. Falaschi afferrò una bottiglia di liquore e gliela spaccò sulla testa. La ragazza fu poi colpita con una coltellata sotto il seno sinistro. Falaschi cercò quindi di strangolarla. Oksana, svenuta sul pavimento, respirava ancora: per questo l'ex parà le mise la testa dentro due sacchetti per soffocarla. Per sbarazzarsi del cadavere, l'uomo lo infilò in un grosso trolley blu preso a casa della ragazza, lo caricò sulla sua Fiat Punto e se ne disfece gettandolo in un cassonetto nei pressi di Masotti, lungo la via provinciale Lucchese, appena iniziata la salita per Serravalle. Le indagini della polizia scattarono immediatamente e gli investigatori riuscirono ad arrivare all'identità dell'assassino a tempo di record, in appena una dozzina d'ore dalla scoperta del cadavere. In carcere Falaschi confessò di essere l'autore del delitto.
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