Calcio e studio, progetto del Poggioletto
Dal 2010 al 2012 l’opportunità di lezioni private affidate al docente Pacini
MASSA. Il Poggioletto Calcio a seguito della idea innovativa del tecnico e docente Pietro Pacini spiega: «È chiaro che per il Poggioletto la priorità sia l’aspetto sportivo, ma per noi è importante anche lo studio. Allora diamo il via al progetto “Mente sana in corpo sano”. Ogni famiglia è responsabile della preparazione scolastica dei figli, ma se ci sono dei casi particolari per cui i genitori per diversi motivi non possono seguire i figli nel percorso scolastico a casa, la società interviene con lezioni private. Le lezioni, affidate al prof Pietro Pacini responsabile della scuola calcio, sono rivolte ai nostri ragazzi del 2010-11-12. Un’iniziativa nuova – continua la nota della società – che nessuna società della provincia ha mai messo in opera. I posti sono limitati, per motivi di spazio, per cui si prega di farne richiesta al responsabile Pacini. Si possono trattare tutte le materie tranne inglese e spagnolo». Un’iniziativa che sarà sicuramente apprezzata dalle famiglie dei ragazzi: tutti ormai conoscono a Massa le qualità sia tecniche che morali del professor Pacini. Come tecnico ha scoperto tantissimi campioni, i più famosi della zona: ricordiamo, per citarne alcuni, Evani, Battistini, Farina, Pellegrini, tra gli altri; ragazzi poi andati giovanissimi a società come Milan, Inter, Fiorentina e Juventus. Ma Pacini non si è fermato a questi e ha continuato nel suo lavoro di insegnate tecnico ed educatore fino a ora. Anche in questo momento un suo allievo sta maturando velocemente nella Sampdoria e lui lo ha aiutato anche nello studio quando era nella Fiorentina, visto che al ragazzo rimaneva solo la sera per studiare dopo la scuola della mattina e le corse ad allenarsi a Firenze il pomeriggio.
Dunque una bella iniziativa del Poggioletto e un bel nuovo progetto del professor Pacini (che di mestiere ha sempre fatto il professore a scuola, quindi una garanzia) che malgrado non sia più un giovanissimo non si decide ad “attaccare le scarpette al chiodo”, come si dice in questi casi. Un grande esempio: per coniugare lo sport, il calcio in questo caso, con l’importanza dello studio.