Il Tirreno

Problemi a scuola

Massa, i bagni sono fuori uso da giorni e gli studenti costretti ad andare al McDonald’s

di Ivan Zambelli

	L'alberghiero minuto e gli studenti Federico Bragazzi e Nicholas Angeloni
L'alberghiero minuto e gli studenti Federico Bragazzi e Nicholas Angeloni

Dopo giorni di disagi i ragazzi dell’alberghiero hanno deciso di scioperare .Scuola chiusa in anticipo. «Non possiamo aspettare un’ora se abbiamo urgenze»

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MASSA. I bagni non funzionano da tre giorni e così venerdì mattina, il 10 ottobre, gli studenti dell’istituto alberghiero Minuto non sono entrati in classe. È successo nella sede provvisoria di via Aurelia Ovest, dove la scuola è ospitata da 3 anni dopo che un fortunale ha scoperchiato l’edificio storico. Una sistemazione nata come emergenza, in locali che non erano nati per ospitare un istituto scolastico ma che nel tempo sono stati adattati a questo scopo. Tuttavia, da mercoledì i servizi igienici sono fuori uso, come denunciano gli studenti: non funzionano i lavandini, non funzionano i gabinetti.

Un disagio pesante per una popolazione scolastica di circa 300 alunni, tanto che la scuola aveva inizialmente pensato di accompagnare a turno gli alunni in un fast food poco distante. Una soluzione giudicata però «del tutto insufficiente» dagli stessi ragazzi, che per questo motivo ieri mattina, dopo l’ennesimo rinvio dell’intervento di manutenzione, hanno deciso di restare fuori in segno di protesta. «È da mercoledì che viviamo un disagio generale - raccontano a Il Tirreno Federico Bragazzi e Nicholas Angeloni, entrambi 18enni all’ultimo anno di scuola - perché o non andavi in bagno oppure non scaricava lo sciacquone. Per le ragazze è ancora peggio, perché durante il ciclo dovevano cambiarsi e non potevano. La risposta che ci ha dato la scuola era che sarebbero venuti i tecnici della Provincia. Poi è stato spostato a giovedì, e stamani (quindi ieri, ndr) i bagni erano ancora inagibili. Allora abbiamo deciso di non entrare. I tecnici non sono venuti e siamo rimasti fuori».

La scuola, che già il giorno precedente aveva fatto terminare prima le lezioni (dalle 16 alle 13,30), ha nuovamente chiuso anticipatamente, questa volta alle 11. Gli studenti raccontano anche la proposta arrivata in questi giorni: «Ci hanno detto di portarci a turno con i professori al bagno del McDonald’s, ma noi vogliamo i nostri bagni, perché se uno ha un’urgenza non può aspettare un’ora. Pensiamo alle ragazze che hanno il ciclo, cosa devono fare? Ci auguriamo che lunedì si risolva, ma se non sarà così continueremo a non entrare. Stamattina la scuola è stata chiusa per emergenza, ma sulle strutture non si scherza, nemmeno per l’igiene». Ieri, spiegano ancora gli studenti, «abbiamo segnalato la scuola all’Asl, perché c’è un evidente problema igienico-sanitario. Basta vedere in che condizioni sono i bagni dopo due giorni». E in effetti le immagini sono eloquenti. Dalla Provincia la dirigente del settore lavori pubblici Marina Tongiani conferma la situazione: «Abbiamo appreso della situazione giovedì mattina e siamo andati subito a fare un sopralluogo. Si è rotta una tubazione dell’immobile, ma poiché l’immobile è in locazione, abbiamo chiesto alla proprietà di attivarsi, trattandosi di manutenzione straordinaria. Giovedì abbiamo quindi proposto alla scuola di mandare a casa prima gli studenti, alle 13.30 invece che alle 16, e di annullare il corso serale, così da permettere l’intervento».

Purtroppo per tutti quel giorno c’è stato un disguido, come lo definisce Tongiani: «Dal momento che non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione abbiamo pensato che la proprietà avesse fatto l’intervento richiesto, ma così non è stato. Un brutto inconveniente - riconosce la dirigente - che ha portato a quello che ha portato». Ovvero allo sciopero spontaneo e alla chiusura anticipata della scuola. Se non altro, dopo l'ennesima sollecitazione della Provincia, Tongiani fa sapere che ieri pomeriggio «la ditta incaricata ha installato una tubazione provvisoria e il guasto è riparato». 

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