Scivola e si fa male nei boschi: soccorso (un altro) fungaiolo
Il 65enne si è slogato una caviglia mentre si trovava ad Apella in Lunigiana
LICCIANA NARDI. Per l’ennesima volta in pochi giorni si è riacceso l’alert per cercatori di funghi in difficoltà. Stamattina, 11 settembre, la stazione del Soccorso alpino di Carrara e Lunigiana ha soccorso un cercatore di funghi nei boschi di Apella. Sessantacinque anni, l’uomo è inavvertitamente scivolato e si è fatto male alla caviglia.
L’allerta è cominciata il 7 settembre: a Fosdinovo, marito e moglie vanno a funghi nei boschi vicino dalle parti di Pulica: lei scivola, non riesce più a camminare e il marito chiama i soccorsi. Nella stessa giornata – era domenica – si mette nei guai un’altra coppia: hanno entrambi più di 80 anni, lui 85 e lei 82, ma sono grandi appassionati di funghi e decidono di incamminarsi nella boscaglia di Turlago sopra Fivizzano, dove abitano; mentre sono intenti a cercare porcini finiscono in un burrone; riescono a lanciare l’Sos; per la donna occorre l’intervento dell’elisoccorso: per le fratture riportate nella caduta viene trasferita all’ospedale di Cisanello, mentre il marito, con conseguenze meno gravi, è destinato all’Ospedale delle Apuane.
Poi la cronaca racconta la tragedia: è l’8 settembre, Sauro Benedetti, aullese, 65enne, esce di casa; fa rotta sui boschi di Tavernelle; all’ora di cena non è ancora rincasato, la famiglia si preoccupa, dà l’allarme; la mattina del 9 settembre si scopre che è morto, ruzzolato in un canalone non distante da dove aveva parcheggiato la sua auto. E ancora: è la notte tra martedì 9 e mercoledì 10 settembre quando i volontari del Soccorso alpino e i vigili del fuoco sono di nuovo sul campo alla ricerca di un giovane 32 di Zeri che è riuscito a chiedere aiuto dopo essere caduto in una forra rocciosa angusta a Codolo: si è rotto il femore e ha diversi traumi.