Festival del giornalismo di Bibbona, Giuliana Sgrena: «Più strumenti e tecnologia ma l’informazione è “militarizzata”» – Video
Prima giornata del festival organizzato dal Comune in collaborazione con Il Tirreno. Tra gli ospiti Lorenzo Lombardi, Enrico Catassi ed Enzo Brogi che hanno parlato di scenari di guerra. Domani (13 settembre) il bis
BIBBONA. «Abbiamo grandi strumenti, tecnologie, possiamo inviare testi ed immagini in tutto il mondo: questo potrebbe far pensare a una grande libertà e invece ci troviamo con un’informazione controllata, militarizzata. L’obiettivo che io ho avuto è sempre stato quello di sottrarmi alla propaganda e quindi difendere i più deboli, chi è vittima». Giuliana Sgrena ha parlato di «controllo» e di «fuga dal controllo» grazie alla rete che le persone possono creare tra di loro con l’obiettivo di raccontare cosa accade davvero nei teatri di guerra, nelle stanze del potere dei grandi paesi del mondo ma soprattutto delle conseguenze che le decisioni hanno sulle popolazioni. «Durante il mio lavoro di giornalista – ha detto Sgrena dal palco del primo festival del giornalismo di Bibbona – sono riuscita ad avere rapporti talvolta impensabili e notizie che altrimenti non sarebbero mai state raccontate grazie alla complicità delle donne. Solo se riusciamo a instaurare rapporti empatici e con la popolazione riusciamo a fare onestamente il nostro lavoro».
In tanti hanno scelto di seguire l’incontro, coordinato da Cristiano Marcacci, direttore del Tirreno, con Giuliana Sgrena in piazza del Forte a Marina di Bibbona per l’appuntamento organizzato dal Comune in collaborazione con Il Tirreno.
Prima, alle 18,30, sullo stesso palco invece era salito un parterre di toscani, tutti esperti di geopolitica e di temi internazionali. Ha riportato gli argomenti affrontati dai giornali internazionali, i punti di vista e le dinamiche dei vari paesi Lorenzo Lombardi, giornalista e analista di fonti aperte mentre è stato Enrico Catassi, per anni residente a Gerusalemme, a entrare nel dettaglio dei temi del Medio Oriente, di quanto sta accadendo a Gaza e in Cisgiordania. Ma anche cosa accadeva prima, che per l’ennesima volta, la situazione a Israele diventasse drammatica.
È toccato invece a Enzo Brogi, giornalista, attivista per i diritti, uomo dalla straordinaria sensibilità a parlare delle persone, delle popolazioni, dell’impegno della narrazione dei problemi degli ultimi. Il festival continua domani (13 settembre): ospiti (alle 21,30) i giornalisti Pino Rinaldi (La 7) e Andrea Cordovani, direttore di Autosprint. Alle 18,30 invece conversazione tra il giornalista Alberto Vivarelli e la neurologa Giovanna Bellini. Il tema: la verità e il ruolo dell’informazione nella cronaca nera.