Il Tirreno

Il dolore

Carrara, mondo lapideo in lutto: muore a 51 anni capo-cava

Carrara, mondo lapideo in lutto: muore a 51 anni capo-cava<br type="_moz" />

Lavorava a Calocara per la Sam, lascia mamma, moglie e figli

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CARRARA. C’è stato un gravissimo lutto nel mondo del lapideo: è scomparso il capo-cava Dario Ginesini. Aveva 51 anni. Lascia la mamma, la moglie Francesca e i due figli, i fratelli. Lunedì ci sarà l’ultimo saluto al cavatore: i funerali inizieranno alle 10, nella chiesa della Perticata.

Aveva avuto una malattia e si era curato sostenuto da familiari, colleghi e amici. Sembrava che tutto fosse andato bene, poi ha avuto una ricaduta e alla fine, dopo un periodo in cui è stato ricoverato in una struttura ospedaliera, non ce l’ha fatta. La sua scomparsa ha lacerato il cuore non solo alla famiglia ma anche a quanti lo conoscevano: e in molti lo apprezzavano.

Originario dello Stadio, abitava a Bonascola. Prima dipendente della Marmi Carrara, “dal piazzale” era poi passato a lavorare in cava, alla numero 105 Calocara della Sam; grazie alle sue doti professionali e umane, era stato promosso al ruolo di capo-cava, era stimato e benvoluto.

La 105 è una cava importante, e a detta di tutti Dario Ginesini sapeva gestirla con capacità, e – anche grazie a lui – c’era grande armonia e sintonia tra i lavoratori. Chi lo conosceva non ha dubbi: era «una persona d’oro», sul lavoro e per il suo carattere. Il suo tempo era tutto dedicato alla famiglia e al lavoro. Quando non era in cava, amava dedicarsi alla vigna.

La notizia della sia morte si è diffusa in fretta in città, provocando dolore e cordoglio. Vicinanza alla famiglia è stata espressa dalla Sam: la società concessionaria della cava 105 ricorda lo spessore umano di Dario, la grande generosità, le capacità sul lavoro. 


 

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