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Black-out nelle cave e nei paesi sopra Carrara: ma è un test di sicurezza degli impianti. Le zone e le date

Black-out nelle cave e nei paesi sopra Carrara: ma è un test di sicurezza degli impianti. Le zone e le date

Oggetto dell’intervento sarà il “quarto filo”, importante misura di sicurezza per quanti lavorano nei bacini estrattivi carraresi

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CARRARA. Un test che non si ripeteva da sedici anni impegnerà sabato 30 e domenica 31 agosto personale di Asl, Terna ed E-Distribuzione e comporterà disagi nella fornitura di energia elettrica per alcuni paesi a monte. Si tratta, nello specifico, della campagna di misurazione della resistenza di terra delle cave di tutti i bacini marmiferi carraresi. In questi contesti, viene spiegato, l’elettricità è una importante fonte di rischio e il controllo periodico dell’efficienza degli impianti di terra è di fondamentale importanza. Per consentire ai tecnici di svolgere tutte le operazioni in sicurezza sarà necessario disattivare le linee elettriche con disagi per residenti ed attività nelle zone interessate dall’intervento.

Disagi

In particolare: sabato 30 agosto dalle 4 alle 12, e comunque fino al termine dei lavori, sarà interrotta l’energia elettrica al paese di Torano. Domenica 31 agosto dalle 4 alle 12, e comunque fino al termine dei lavori, l’interruzione riguarderà i paesi di Miseglia e Colonnata. Durante l’interruzione della fornitura di energia elettrica la protezione civile del Comune di Carrara sarà a disposizione per far fronte a eventuali necessità della popolazione.

L’intervento

Oggetto dell’intervento sarà il “quarto filo”, importante misura di sicurezza per quanti lavorano nei bacini estrattivi carraresi. Si tratta di una soluzione tecnologica presente solo nelle cave di Carrara, dove tutte le linee elettriche di media tensione sono collegate tra loro tramite un conduttore aggiunto alle tre linee standard. Grazie a questa soluzione è possibile mettere a comune i contributi dei singoli impianti di terra, ottenendo valori della resistenza molto contenuti col risultato di soddisfare i requisiti normativi con un buon margine di sicurezza. L’efficacia di questo sistema è stata verificata per la prima volta con campagne di misura di Enel nel 1984. «Negli anni il collegamento tra loro dei singoli impianti di terra – fanno sapere dal Comune – si è dimostrato un efficace presidio per proteggere i lavoratori, e più in generale quanti si trovano alle cave, dal rischio elettrico per guasti a terra sulla rete di media tensione». Come ogni risorsa tecnica anche il quarto filo richiede periodici controlli. L’ultima campagna di misurazione risale al 2009 su iniziativa dell’allora Asl1 di Massa Carrara e patrocinata dalla Regione Toscana con il supporto tecnico di Terna e di Enel e il contributo scientifico dell’Associazione italiana di elettrotecnica, elettronica, automazione, informatica e telecomunicazioni. Sedici anni dopo si rende necessario eseguire di nuovo la misura della resistenza degli impianti di terra delle cabine elettriche d’utente dei quattro bacini di Pescina-Boccanaglia, Torano, Miseglia e Colonnata. Asl Toscana nord ovest e Regione Toscana sono i promotori e titolari della campagna; il responsabile delle attività è l’ingegner Emilio Giovannini, direttore dell’unità operativa Verifiche Macchine e Impianti dell’Asl. La facoltà di Ingegneria di Firenze darà il supporto scientifico. L’azione rientra nel piano di prevenzione cave e lapideo, finanziato da Regione Toscana e sviluppato dal Dipartimento di Prevenzione diretto dalla dottoressa Roberta Consigli e dall’unità operativa Prevenzione e Sicurezza e Ingegneria Mineraria diretta dall’ingegner Domenico Gullì.

«Controlli necessari»

«Carrara è punto di riferimento del lapideo a livello nazionale e internazionale. Esserlo anche per la sicurezza dei luoghi di lavoro è per noi un motivo di grande orgoglio – dice la sindaca di Carrara Serena Arrighi -. Capiamo che questi lavori comporteranno dei disagi in tutte le aree interessate dall’interruzione della fornitura di energia elettrica, ma si tratta di controlli necessari e, soprattutto, volti a garantire il rispetto di migliori standard di sicurezza ai lavoratori delle cave. La nostra protezione civile sarà a disposizione per disagi, problemi ed emergenze». «In virtù dell’esperienza maturata in molti anni di attività e grazie alla competenza del personale tecnico - evidenzia la direttrice Consigli – la nostra Asl si pone come parte attiva nella promozione della sicurezza e salute dei lavoratori fornendo assistenza istituzionale alle associazioni di categoria e promuovendo azioni finalizzate alla riduzione del rischio elettrico per i lavoratori». «Le operazioni - fa sapere E-Distribuzione – sono divise su due giorni per ridurre i disagi. Grazie a bypass da linee di riserva, l’area del fuori servizio sarà circoscritta a gruppi ristretti di utenze delle località suddette. Anche giorni e orari sono stati scelti in via eccezionale per evitare di recare disturbo alle attività nei giorni feriali. Si raccomanda di non utilizzare ascensori per tutta la durata dei lavori e di non commettere imprudenze contando sull'assenza di elettricità: la corrente potrebbe essere riallacciata per prove tecniche. In caso di forte maltempo, i lavori potrebbero essere rinviati».

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