Marina di Massa, divieti di balneazione dopo il naufragio: le zone "a rischio" e cosa vogliono fare Comune e Capitaneria
Saranno emesse due ordinanze delineando i limiti per i bagnanti
MASSA. Per vedere tutto messo nero su bianco in un documento ufficiale bisognerà attendere ancora qualche giorno. «Entro fine mese (aprile, ndr)» assicurano da Comune e Capitaneria di porto. Quel che è certo è che dalla riunione della mattina di venerdì 4 aprile in municipio a Massa che ha visto sedersi al tavolo il sindaco Francesco Persiani, il comandante della Capitaneria Tommaso Pisino e i rappresentanti dei gestori degli stabilimenti balneari massesi è emersa quella chiara apertura alla balneazione su cui tutti gli operatori confidavano.
Le dichiarazioni
«Il confronto si è svolto in un clima costruttivo – comunicano dal Comune di Massa – è stato fatto il punto della situazione con la conferma che tutte le sostanze inquinanti presenti a bordo sono state completamente rimosse a cura della ditta Neri di Livorno e pertanto si è aperta la fase successiva costituita dal monitoraggio e mantenimento delle sue attuali condizioni. Contemporaneamente sono in itinere le necessarie valutazioni propedeutiche alla rimozione della nave, del carico e dei detriti del pontile». Conferme sono arrivate relativamente «al massimo impegno e disponibilità delle istituzioni verso una apertura parziale delle attività turistico-ricreative compresa la balneazione nell’area oggetto delle operazioni – dichiarano da palazzo civico – sempre nel massimo rispetto delle condizioni di sicurezza. È stato chiarito quindi che le attività di cantiere stabilite dalla società incarica dall’armatore e dal proprietario della nave finalizzate al mantenimento in sicurezza in attesa della rimozione non interferiranno con una possibile fruizione balneare regolamentata, che potrà coesistere nei limiti che verranno dettagliati».
I limiti
Limiti che saranno stabiliti da un’ordinanza della Capitaneria (per quanto riguarda lo specchio acqueo, ad oggi completamente interdetto) e da una analoga del Comune (per a la parte “a terra”). Dalle prime indiscrezioni, sembra che si potrà fare il bagno in una fascia più a riva rispetto alla Guang Rong, la nave naufragata il 28 gennaio distruggendo parte del pontile di Marina di Massa, che sarà inserita all’interno di un perimetro di sicurezza. Mentre sulla spiaggia la limitazione maggiore dovrebbe riguardare due fasce laterali rispetto al pontile, che interessano la spiaggia libera e che resteranno qualificate come “aree di cantiere”. «La riunione è stata un’ulteriore conferma della disponibilità delle istituzioni ad accogliere soluzioni che possano mettere gli operatori balneari nelle condizioni di lavorare al meglio sul tratto di litorale interessato dalla nave Guang Rong – afferma Itala Tenerani, presidente del Consorzio Balneari Massa – accogliamo positivamente che è stata contemplata la possibilità di balneazione da parte della Capitaneria e da tutti gli organi coinvolti. Attendiamo che escano le due ordinanze per conoscere i dettagli sulla fruibilità del mare e della spiaggia. Ringraziamo gli enti per l’attenzione che dimostrano al comparto turistico balneare e alla disponibilità di averci come interlocutori ai tavoli istituzionali».
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