Nave incagliata, l'idea degli albergatori per salvare l'estate. Ma è già partito il "turismo del naufragio" – Video
Marina di Massa, la preoccupazione di Federalberghi: «Parta subito una campagna di comunicazione». I balneari: «Il porto si conferma fonte di guai per la nostra costa»
MASSA. L’incidente della nave incagliata sul pontile di Marina di Massa, icona del litorale massese a cui tutta la cittadinanza è molto affezionata, sta sollevando preoccupazioni non solo per i rischi ambientali dell’eventuale sversamento in acqua del carburante, ma anche per le ripercussioni sull’industria turistica locale che proprio in questo periodo apre le prenotazioni per la prossima stagione estiva. La Presidente di Federalberghi Costa Apuana, Sabrina Giannetti, anche gestore dell’hotel Eden al Cinquale, osserva: «Come Federalberghi e Confcommercio ci siamo posti fin da subito le problematiche generate dall’incidente, ma è fondamentale evitare conclusioni affrettate». E aggiunge: «Prima di tutto, dobbiamo comprendere le tempistiche per lo smaltimento della nave e i risultati delle analisi ambientali sono ancora in corso. Bisogna anche considerare che l’incidente ha già attirato l’attenzione nazionale e internazionale, e che proprio questo è il momento cruciale delle prenotazioni estive del settore».
Valanga di turisti
Infatti tutti i turisti, non solo quelli habitué ma anche quelli che si muovono da tutto il territorio nazionale e anche internazionale per passare una settimana qui in estate, sono preoccupati per la salute del mare, pertanto la Presidente ha evidenziato la necessità di una task force strategica di comunicazione. «Serve un team specializzato che sappia veicolare i messaggi giusti attraverso i canali adeguati, rassicurando i turisti sul fatto che non ci sono stati sversamenti di carburanti o materiali pericolosi» ha spiegato. Secondo la Giannetti «è essenziale intervenire subito con una comunicazione chiara e rassicurante per evitare che l’incidente comprometta ulteriormente le prenotazioni estive». Qualora le operazioni di rimozione del relitto dovessero protrarsi fino alla stagione estiva, il rischio di un impatto negativo sul turismo è concreto. «Un cantiere davanti agli stabilimenti balneari potrebbe spingere i visitatori a scegliere altre aree del litorale o, peggio, a rinunciare alla vacanza nella nostra zona». Nel frattempo, l’incidente ha già generato un incremento del cosiddetto turismo del naufragio: «Il pontile è diventato un luogo di curiosità per molti, con persone che scattano foto o osservano i lavori. Inoltre, il cantiere ha attivato una piccola economia temporanea per alcune attività locali, come ristoro per sommozzatori e operatori tecnici - ha aggiunto - ma queste dinamiche non possono compensare i danni potenziali al turismo tradizionale». L’obiettivo quindi è salvaguardare al più presto l’immagine turistica del litorale. «La comunicazione mirata è fondamentale: non basta un comunicato stampa per i residenti, serve una strategia che sappia rilanciare l’attrattiva turistica a livello nazionale e internazionale. Inoltre, auspico che le categorie turistiche agiscano in modo coordinato, evitando iniziative isolate, per affrontare questa crisi in maniera unitaria». E Nicola Tito, Albergatori Confesercenti, afferma: «Siamo molto preoccupati. Secondo Arpat al momento non ci sono rilasci significativi di sostanze inquinanti nell’area interessata ma nonostante ciò restiamo col fiato sospeso. C’è da capire come, e soprattutto quando, verrà ricostruito o ripristinato il pontile, simbolo della nostra zona. Siamo una località balneare e un incidente di questo tipo può condizionare in modo significativo la stagione» 2025».
Consorzio Balneari
Tanta preoccupazione per il settore balneare in merito alla nave naufragata, ma soprattutto tristezza per il Pontile, simbolo marinello che è stato distrutto. «Sono state giornate intense e di forte preoccupazione per il mondo balneare. Gli operatori della costa di Marina di Massa hanno mantenuto fino ad oggi il massimo riserbo in merito al naufragio della Guang Rong e alla distruzione della rotonda del pontile, simbolo delle estati Marinelle». Ma ora, scrivono: «Appurato che l’incidente non si è trasformato in tragedia, visto che l’equipaggio è salvo, e appurato che al momento dalle analisi di Arpat non sembrerebbero emersi danni ambientali, siamo sicuramente preoccupati per la rimozione della nave. La ferita più dolorosa naturalmente riguarda la distruzione del Pontile di Marina di Massa, da sempre simbolo delle estati marinelle». Così i balneari commentano l’incidente che in questi giorni ha colpito duramente la comunità massese e non solo.
«Siamo fiduciosi nelle Istituzioni che da subito hanno iniziato a collaborare e stanno lavorando a stretto contatto per trovare soluzioni e contenere i danni. La speranza è che la nave possa essere rimossa nel modo migliore, cioè evitando danni per l’ecosistema, e soprattutto in tempi accettabili per restituire il litorale integro in vista della stagione estiva 2025. Certo la ferita rimarrà aperta per la perdita del nostro simbolo, il Pontile, appunto, ma speriamo che questo venga ricostruito e torni ad essere quel luogo magico per residenti e turisti che trovano nelle passeggiate sul pontile quella poesia che nasce dalla vista del mare aperto e del panorama retrostante delle Alpi Apuane».
«Questa vicenda – prosegue Itala Tenerani, presidente del Consorzio Balneari Massa – rafforza ulteriormente il fatto che il Porto di Marina di Carrara per la nostra costa è da sempre fonte di guai e di disastri. Mi riferisco non solo all’enorme danno ambientale dell’erosione costiera ma al fatto che non è la prima volta che una nave naufraga davanti al litorale di Marina di Massa. Pensiamo inoltre che vada fatta una riflessione profonda su quanto accaduto anche andando oltre al singolo incidente: la crescita dei traffici marittimi e l’intensificarsi degli eventi atmosferici estremi, riconducibili ai cambiamenti climatici in atto, portano purtroppo all’aumento di questo tipo di rischi». «Un ringraziamento – concludono i balneari del Consorzio – lo dobbiamo a tutte le donne e a tutti gli uomini delle Istituzioni coinvolte che dalla sera dell’incidente stanno lavorando per contenere il più possibile l’aggravarsi della situazione e per la loro dedizione e il loro spirito di servizio. Siamo fiduciosi che prima dell’estate la nave venga rimossa e che partano i lavori per il rifacimento del Pontile».