Muore Francesco Rizzo, nostromo della Capitaneria
Aveva 56 anni, profondo dolore e cordoglio a Marina di Carrara
CARRARA. Gravissimo lutto nel mondo della marineria e dell’economia portuale: è scomparso infatti dopo una breve malattia il luogotenente Francesco Rizzo, da dieci anni nostromo della Capitaneria di Porto di Marina di Carrara, ovvero la figura chiave dello scalo, uomo di fiducia del comandante che si occupa dei rapporti con i terminalisti, con l’utenza dello scalo insomma un operativo a contatto diretto con le imprese e le persone. Un ruolo, come sottolineano tutti coloro che l’hanno conosciuto e apprezzato, svolto sempre e in qualsiasi condizione, con grande professionalità e competenza, ma anche e soprattutto con un sorriso e il buon senso, capaci di superare qualsiasi problema.
Il luogotenente Francesco Rizzo, 56 anni, era originario di Messina: subito dopo il diploma era entrato in Marina, era passato in varie sedi, da Trapani a Siderno, per poi approdare a Spezia nel 99 e nel 2007 assumere il primo comando, quello dell’ufficio locale marittimo di Levanto, dove si era distinto nella delicata gestione dell’alluvione, con mano ferma e al contempo straordinaria umanità. Altro comando, dal 2014 al 2016 a Bagnara Calabra e poi l’approdo a Marina di Carrara, nel 2016, dove aveva messo su casa con l’adorata moglie Caterina. Qui, come detto, da nostromo si era fatto apprezzare e benvolere, ed era integrato anche nella vita della comunità. Alla parrocchia della Sacra Famiglia era il tenore del coro parrocchiale. Purtroppo, a inizio dicembre una diagnosi terribile ha fatto il suo tragico corso fino al decesso, fra lo strazio dei familiari, dei colleghi della Capitaneria, degli operatori portuali.
Oggi (giovedì 2 dicembre) alle 15, proprio nella chiesa della Sacra Famiglia, funerali solenni con picchetto della Marina.