Da impresa di cava sulle Apuane a leader mondiale dell’export: la storia di Marbo-Calacata Borghini – Video
Con il passare degli anni, l’azienda ha affiancato all’attività di estrazione quella di commercializzazione firmando arredi, pavimentazioni e rivestimenti di diverso genere anche per grandi catene alberghiere e privati
CARRARA. La Marbo Srl-Calacata Borghini è una realtà attiva nel settore dell’escavazione e della lavorazione del marmo di Carrara dal 1979.
Nel cuore delle Apuane
La cava di riferimento dell’azienda si trova nel cuore delle Alpi Apuane, in località Crestola, e insieme ad essa è nata e si è sviluppata la storia dell’impresa che ormai da tre generazioni opera nel settore lapideo. Arrivando ad affermarsi come una della realtà di maggior prestigio nel panorama del distretto carrarese. Con il passare degli anni, all’attività di estrazione si è affiancata e ha assunto sempre maggior peso quella di commercializzazione: la Marbo ha infatti firmato arredi, pavimentazioni e rivestimenti di diverso genere anche per grandi catene alberghiere e privati, consentendo di portare con i propri marchi (come il pregiatissimo Calacata Borghini, uno dei marmi più prestigiosi estratti attualmente nel bacino di Carrara) l’eccellenza del made in Italy ai massimi livelli nel mondo.
Progetti e strategie
L’obiettivo dell’azienda è investire in un’incessante ricerca e sperimentazione tecnica per individuare soluzioni sempre più efficaci che puntano al miglioramento della qualità dei materiali. Animata dallo scopo di promuovere i valori estetici, simbolici e storico-artistici stratificati nel marmo, ha permesso al pregiato materiale estratto dalle proprie cave di essere apprezzato e utilizzato in tutto il mondo. La strategia aziendale della Marbo Srl ha da sempre privilegiato la sinergia fra tradizione e innovazione, abbinando alla conoscenza trasmessa dalle maestranze una continua sperimentazione resa possibile dalle moderne tecnologie. L’investimento continuo e crescente proprio nel campo dell’innovazione tecnologica garantisce il graduale miglioramento della qualità e dell’efficacia nell’impiego del marmo e, soprattutto, aumenta in maniera esponenziale la sicurezza degli operatori e la riduzione dell’impatto territoriale, altri obiettivi che l’impresa carrarese si è posta e che non ha mancato di ribadire anche durante il forum organizzato venerdì 22 novembre dal “Tirreno”: in particolare la ricerca e il rilevamento dati continuo, affidati ad esperti, e l’impiego di tecnologie avanzate garantiscono la progettazione e l’implementazione di una strategia che mira a una rigida programmazione estrattiva e lavorativa pluriennale, all’insegna della massima valorizzazione dei materiali, di una maggiore sicurezza per i propri lavoratori (per i quali molto è stato investito negli ultimi anni in termini di formazione) e del rispetto del territorio. Una strategia che risponde anche alla necessità di ricercare la soddisfazione di una committenza globale, che guarda al mercato americano così come a quello arabo e asiatico. La valorizzazione dell’eccelsa particolarità dei materiali e della tradizione artistica resta quindi uno dei pilastri attorno al quale ruota il lavoro della Marbo - Calacata Borghini: un obiettivo percepito come una responsabilità contratta nei confronti di un territorio, delle maestranze e della creatività in genere. Per questo il gruppo Borghini promuove da anni anche un complesso di iniziative finalizzate alla promozione dell’inventiva e dell’arte in particolare, effettuando ricerche e sperimentazioni nel campo del design e sostenendo diverse attività artistico-culturali.
Le parole dell’azienda
«Al di là di tutte le analisi economiche e statistiche, che sicuramente delineano i parametri del settore lapideo, il marmo porta con sé ancora oggi un forte aspetto romantico. E questo in Italia come nel resto del mondo – sottolinea il referente del gruppo, Marco Borghini – Il lavoro che dovremmo fare tutti insieme è coinvolgere e invogliare alla curiosità le persone, specialmente gli stranieri che non conoscono la storia e la tradizione del nostro marmo. Spesso parlo con i clienti finali e quando vengono a Carrara hanno gli occhi che brillano. Il nostro prodotto è un vanto in tutto il mondo. Per questo una tracciabilità intesa come certificazione della provenienza e garanzia che la materia è stata lavorata a Carrara, nel suo territorio di origine e da artigiani e aziende che ne conoscono ogni singola caratteristica, mi trova d'accordo perché sarebbe operazione in grado di valorizzare il prodotto marmo di Carrara. Ovviamente richiederebbe uno sforzo da parte di tutti. Sia a livello di piani del territorio perché oggi non ci sono aree, sia a livello di investimenti per i relativi impianti, che tante imprese oggi non sarebbero in grado di sopportare».