Addio a Loris Martignoni, ex sindaco di Pomarance
Aveva 74 anni, lascia la moglie, il figlio e i nipoti. Tanti i messaggi di cordoglio: «Amministratore pubblico serio e appassionato, ha saputo interpretare il proprio ruolo con competenza»
POMARANCE. È morto in ospedale a Pisa all’età di 74 anni l’ex sindaco di Pomarance Loris Martignoni per due mandati – dal 2009 al 2019 – primo cittadino. Tantissimi in poche ore i messaggi di cordoglio, oggi, 31 dicembre, non appena circolata la notizia della scomparsa.
Nel cda di Cosvig, impegnato nel mondo del volontariato ed ex dipendente Enel, l’ex sindaco lascia la moglie, un figlio e i nipoti. Era ricoverato a Pisa, a seguito di un intervento eseguito nei mesi scorsi.
Il Comune
«Apprendiamo con sconcerto la notizia della morte di Loris Martignoni, sindaco di Pomarance dal 2009 al 2019. L’amministrazione comunale, nel ricordare la passione che Martignoni ha espresso nel suo mandato amministrativo, manifesta alla moglie, al figlio e a tutti i familiari la più sincera vicinanza in questo momento di dolore».
Tra i molti messaggi, anche quello della pagina social della lista civica a sostegno della candidatura di Leonardo Fedeli alla carica di sindaco: «Con profondo cordoglio apprendiamo della scomparsa di Loris Martignoni, sindaco di Pomarance dal 2009 al 2019 con la lista civica Insieme per Cambiare. Amministratore pubblico serio e appassionato, ha saputo interpretare il proprio ruolo con competenza, visione e senso delle istituzioni, guidando la comunità con equilibrio e determinazione in anni complessi e ricchi di sfide. Alla capacità amministrativa univa il dono della parola: oratore efficace e mai banale, sapeva spiegare, coinvolgere e rappresentare con chiarezza le ragioni delle scelte, costruendo dialogo e partecipazione. Ma, più di ogni incarico, a distinguerlo è stato l’amore profondo per il suo territorio. Pomarance e la geotermia sono stati il centro del suo impegno quotidiano, vissuto come servizio e responsabilità, con uno sguardo sempre attento alle persone, alla storia e al futuro della sua terra», si legge nel post social.
Il cordoglio
Come detto, tanti i messaggi di cordoglio dal mondo politico toscano e non solo, fra cui quello di Giacomo Termine – sindaco di Monterotondo Marittimo – e Antonio Mazzeo, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana: «Negli anni ho imparato a conoscerlo e apprezzarlo. Ho compreso il grande amore che lo ha legato alla sua terra e alla sua comunità, la Valdicecina, con la sua peculiarità segnata dalla geotermia. Ho apprezzato la sua intelligenza, la sua capacità di comprendere prima di altri i percorsi politici e amministrativi necessari per lo sviluppo sostenibile della risorsa geotermica, senza ideologismi, con la concretezza e la lungimiranza di chi vuole affrontare le questioni per risolverle nell’interesse collettivo.
Così, nel tempo, Loris è diventato per me l’antenna privilegiata per comprendere le questioni della geotermia e dello sviluppo in Valdicecina. Non si contano gli incontri, le telefonate, i messaggi che in questi anni ci sono stati. E anche quando tra noi, per la verità raramente, non c’è stata totale consonanza di analisi o di proposta, il suo contributo mi è sempre stato prezioso.
Da tutto questo si è consolidata la stima reciproca ed è nata un’amicizia sincera. Di lui porto nel cuore un ricordo speciale. Ho voluto cominciare la mia campagna elettorale per il Consiglio regionale dello scorso autunno con una visita alla Valdicecina. Era il 15 settembre e, prima di iniziare il giro degli incontri, ho voluto andare a trovare Loris a casa. Un incontro che porterò sempre nel cuore. Trovai un uomo stanco, provato dalla malattia, ma molto lucido e determinato ancora una volta a darmi i consigli giusti e a garantirmi il sostegno nei modi in cui riusciva. Fu molto felice, ed io con lui. Quell’abbraccio con cui ci siamo salutati lo sento ancora addosso e lo porterò sempre con me», scrive Mazzeo sulla pagina ufficiale social.
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