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Maltempo

Marina di Massa, fiato sospeso per le mareggiate: le previsioni spaventano. Il rischio per i bagni a Poveromo

Il lungomare di Ponente invaso dai pini
Il lungomare di Ponente invaso dai pini

I balneari monitorano le loro strutture, lungomare di Ponente transennato

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MARINA DI MASSA. La sequela di allerte meteo – dal colore arancione – mette in allarme gli imprenditori del mare. E il peggio – stando alle previsioni meteo – deve ancora giungere: è atteso tra oggi (giovedì  21) e domani sul fronte mareggiate, ma anche oggi è allarme di colore arancio. Intanto da martedì la protezione civile comunale ha chiuso con transenne – in via precauzionale – il lungomare di Ponente tra da via Casola verso la sede della Fondazione Don Gnocchi: in alcuni tratti, già ieri, appariva traboccante di tronchi e detriti portati dalle onde del mare. A Ronchi, invece, l’acqua salata è giunta fino alla strada, tra il bagno Ida e quello della Guardia di finanza, dove le onde sono andate oltre lo stabilimento; lo stesso quadro si è visto al bagno Europa, poco distante. A Poveromo, tra il bagno Marco e Nando la mareggiata è arrivata fin dentro le strutture. C’è poco ormai da fare.

I timori

«La situazione appare come un copia-incolla delle precedenti mareggiate», riporta Luca Martini presidente della Compagnia del Mare. «Va da sé – commenta – che, in assenza di interventi strutturali, il mare si porta via, ogni volta, un pezzo di spiaggia, e sta sempre più spesso superando la linea delle cabine e degli stabilimenti».

Dita incrociate

«Domani (oggi, per chi legge) ci risulta il picco del mare, per poi scendere nella giornata di sabato. Questa è la previsione. Già oggi molte strutture sono state “attaccate” dal mare e se continuiamo così tra cinque anni non ci saranno più bagni a Poveromo mentre il mare sarà sul viale». Da qui la richiesta, l’ennesima, di interventi a difesa della costa. Spesso a ridosso dell’estate arrivano i ripascimenti in vari tratti di costa, «ma i ripascimenti aiutano solo nella contingenza delle stagioni balneari. Bisogna intervenire con opere strutturali, altrimenti non ne usciamo. Ora abbiamo il mare alle cabine, l’acqua dentro gli stabilimenti. Ma tra cinque anni cosa resterà?» .

Qui Carrara

A Marina di Carrara il consigliere comunale Simone Caffaz accende i riflettori sulla nuova passeggiata del Molo, «per i danni provocati dalla prima mareggiata, rilevante, ma non propriamente un maremoto». E chiama in causa la sindaca Serena Arrighi che «doveva controllare che fosse realizzata a regola d’arte».

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