I precedenti: sette vittime a giugno 2022
Nel velivolo decollato da Tassignano sei imprenditori del cartario e il pilota
CARRARA. Nella memoria dei toscani c'è ancora l'Augusta Koala, l'elicottero alzatosi in volo alle 9.30 del 9 giugno 2022 dall'aeroporto di Tassignano (Lucca) e schiantatosi poco dopo contro il monte Cusna, una delle vette dell'Appenino Tosco-Emiliano, con a bordo 6 imprenditori del cartario (quattro turchi e due libanesi), tutti deceduti nell'impatto insieme al pilota Corrado Lavorin. Ma anche quello del Pagaso 2 del 9 ottobre 2001, l'eliambulanza del 118 partita da Grosseto e diretta all'Ospedale Cisanello di Pisa con a bordo un ferito grave che, nel cuore della notte, si schiantò sul Poggio Ballone, nel comune di Castiglione della Pescaia, una tragedia costata la vita a tutte e cinque le persone a bordo (pilota e copilota, un medico, un infermiere e il ferito trasportato). È altissimo il tributo di sangue versato dalla Toscana agli incidenti aerei in elicottero, in assoluto fra i più elevati di tutte le regioni dello Stivale. In particolare, per numero di vittime quella del Monte Cusna, è la tragedia aerea più grave avvenuta nei cieli italiani con quel tipo di velivolo, pari soltanto alla sciagura del 20 aprile 2003 quando un elicottero adibito al trasporto turistico precipita nella zona del Sestriere con sette persone a bordo, tutte decedute.
Sono, però, le tragedie che hanno coinvolto volti noti o notissimi del mondo dello sport soprattutto, ma anche dello spettacolo e della politica ad essere rimasti scolpite nella memoria collettiva. Su tutte quella del cestista Kobe Bryant, una delle leggende del basket Nba, della figlia Gianna (13 anni) e degli altri sette passeggeri, tutti deceduti dopo che l'elicottero di proprietà del fuoriclasse, decollato dall'aeroporto della Contea di Orange, in California, si è abbattuto al suolo a Calabas, vicino a Los Angeles.
Un paio d'anni prima una tragedia simile aveva convolto Vichai Srivaddhanaprabha, il magnate tailandese proprietario del “Leicester dei miracoli” campione d'Inghilterra nel 2016 con Claudio Ranieri in panchina. Il 29 ottobre 2018, infatti, l'elicottero del patron delle “Foxes”, precipita con altre quattro persone a bordo (due collaboratori, il pilota e la sua compagna), anch'esse tutte decedute nell'impatto, una manciata di minuti dopo essere decollato dal King Power Stadium, dove si era appena disputata la partita casalinga del Leicester.
In Italia è andata meglio ad Alessandro Nannini, fratello minore della rockstar Gianna e pilota di formula 1: il 12 ottobre 1990 l'elicottero su cui viaggiava atterrò malamente, sbalzandolo fuori dall'abitacolo e una delle pale del rotore gli tranciò di netto l'avambraccio destro. Un’equipe medica riuscì a reimpiantare l'arto lasciandone, però, parzialmente compromessa la funzionalità. Per lui l'avventura in formula 1 si chiuse lì.