Lucchese, niente tifosi a Massa nonostante lo storico gemellaggio – Rischio stop anche per le prossime trasferte: il motivo
Un episodio avvenuto in treno al ritorno del match allo stadio Bui di San Giuliano ha creato un corto circuito e l’Osservatorio ha inserito la gara tra quelle a rischio
LUCCA. Si tinge giallo la presenza dei tifosi rossoneri – sono stati chiesti 500 biglietti per la trasferta di Massa – allo stadio degli Oliveti oggi Gianpiero Vitali (alla memoria dell’indimenticabile calciatore e allenatore che da capitano guidò la Massese in B nel 70 ed è stato per due stagioni tecnico della Lucchese). L’Osservatorio Nazionale per le manifestazioni sportive ha indicato il derby Massese-Lucchese come una partita a rischio e adesso il Cams (il Comitato Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive composto da dirigenti delle ferrovie, delle autostrade, dei porti, dei vigili del fuoco, delle questure, dei carabinieri, della Guardia di Finanza, ecc ) dovrà pronunciarsi per la presenza o meno dei tifosi della Lucchese allo stadio di Massa.
I motivi del divieto
La domanda sorge spontanea: perché la trasferta viene vietata? Da oltre 20 anni le due tifoserie – entrambe orientate sulla corsia destra – sono gemellate e quindi potrebbero tranquillamente condividere la stessa curva senza che vi possano essere pericoli di incolumità. C’è un problema di capienza? Si era parlato di 500 posti disponibili. Strano, perché nel derby con il Viareggio c’erano oltre 600 spettatori e da informazioni assunte pare che vi sia la possibilità di ingresso per almeno 1000 spettatori. E comunque i dirigenti erano disposti a dare la tribuna ai tifosi della Lucchese e la curva ai massesi.
Il macchinista e il tifoso
E allora? Pare che la decisione – che potrebbe ripetersi anche nelle prossime tre trasferte (Montespertoli, Perignano e Fucecchio)– sia dipesa dalle Ferrovie dello Stato e dalla Polfer all’insaputa della questura di Lucca e riguarda il comportamento, sicuramente non ortodosso, di un tifoso della Lucchese sul treno locale che riportava i supporters alla stazione di Lucca al termine della gara allo stadio Bui di San Giuliano Terme. É bene chiarire che non ci sono stati incidenti e nessuno è venuto alle mani. Ma questo “tifoso”, evidentemente su di giri, avrebbe inveito ripetutamente nei confronti di un macchinista che, in virtù di questa circostanza, avrebbe arrestato il treno alla stazione di Lucca per poi andare al pronto soccorso dell’ospedale e farsi refertare (5 giorni). Morale? Il treno è stato soppresso e il ferroviere ha presentato una denuncia alla Polfer con annesso certificato medico. Sarebbe bastato questo episodio per provocare una sorta di corto circuito di carattere sportivo-amministrativo con segnalazione all’Osservatorio. Francamente ci pare un’esagerazione. Di fatto adesso, affinché la situazione si sblocchi e i tifosi rossoneri possano riempire lo stadio Vitali, è necessario che il prefetto o il questore di Massa si prendano la responsabilità di firmare l’autorizzazione alla presenza degli sportivi di Lucca scavalcando Osservatorio e Cams. Difficile, molto difficile.
