Il Tirreno

Lucca

Lucchese

Romero, centravanti-prof prepara il compito Rimini

di Michele Masotti
Romero, centravanti-prof prepara il compito Rimini

3 MINUTI DI LETTURA





LUCCA. Mens sana in corpore sano è il capoverso più celebre delle Satire scritte dall'autore latino Giovenale. Di questa massima Niccolò Romero, 30enne prima punta della Lucchese, può essere considerato un degno rappresentante dato che è riuscito a far combaciare una carriera da professionista con una laurea magistrale in Scienze Motorie all'Università di Genova. In attesa di potersi cimentare nelle vesti di professore, il centravanti piemontese ha appena vinto un concorso come docente con contratto a tempo indeterminato in una scuola genovese, Romero ha una voglia matta di sbloccarsi con la maglia rossonera. «A Fiorenzuola abbiamo raccolto meno di quanto di abbiamo creato a livello di occasioni, anche se sul piano del gioco eravamo andati meglio in altre occasioni – ammette l'ex Sudtirol –. Siamo un gruppo nuovo, formato da bravi ragazzi, che deve ancora perfezionare, com'è normale che sia, il processo di conoscenza tecnica tra tutti gli interpreti. Maraia ha dato una chiara impronta tattica e di mentalità alla squadra».

Sul differente rendimento tra gare interne ed esterne, due sconfitte in altrettanti impegni, la punta piemontese ha una sua idea. «Credo sia uno step che dobbiamo fare – sentenzia Romero –. Al Porta Elisa, al di là dei gol, abbiamo offerte delle buone prestazioni sul piano della manovra e in difesa non abbiamo subito molto in queste prime quattro uscite. Domani riceveremo la visita del Rimini, una possibile outsider come noi: sono certo che disputeremo un gran match. Preoccupato per i pochi cross che mi sono arrivati? Non tanto. Il sottoscritto, Bianchimano, Ravasio e Semprini sono attaccanti ai quali piace giocare palla a terra».

Romero è già stato stregato, come tanti sui colleghi, dalla bellezza di Lucca. «Fortunatamente ho trovato un appartamento in centro per godermi ancora di più la città – dice il centravanti che ammira l'inglese Harry Kane –. Mi piace passare in biciclette tra le vie dell’arborato cerchio e gustarne l’atmosfera». Dopo aver militato sino agli Allievi regionali con il club del proprio paese, nell'estate 2008 Romero è approdato nel vivaio del Genoa, con cui si è laureato campione d'Italia Primavera 2009-10 assieme ai vari Perin, El Shaarawy, Ragusa e l'ex rossonero Bertoncini. «Con il club rossoblù ho collezionato pure una panchina in Serie A – racconta Romero –. Sono stati anni formativi per la mia crescita come calciatore e uomo. Da Juric, mio tecnico il secondo anno di Primavera, ho imparato a non abbattermi e a mettere una grande intensità negli allenamenti. Con lui ho trascorso dei mesi in panchina, ma quando sono riuscito a inserirmi nei suoi schemi mi ha dato una maglia da titolare». Amante delle biografie sportive, le ultime lette sono state "Open" di Agassi e "L'arte della vittoria" di Phil Knight Romero, una volta appese le scarpette al chiodo, si vede sempre nel mondo del calcio. «Mi piacerebbe allenare nel settore giovanile – chiosa Romero –. Un impegno che dovrà accoppiarsi con la scuola, la mia priorità».


 

Primo piano
Tribunale

Costa Concordia, Francesco Schettino chiede la semilibertà. Il fratello di una delle vittime: «Quanto successo non potrà essere dimenticato»

di Ivana Agostini
Sportello legale