Lucchese, i loghi e i simboli modificati in 115 anni di storia con la Pantera identità del tifo
Francesco Pellegrini, sfegatato supporter, dal 1985 raccoglie gagliardetti, spille e maglie del club rossonero in giro per l’Italia o per corrispondenza su ebay
Nicola Nucci / LUCCA
I simboli sono importanti. Identità, storia, passione. E non c’è stata Lucchese senza la sua Pantera. Quasi sempre presente storicamente nello stemma della squadra rossonera che neppure i fallimenti hanno spazzato via, ritornato sulle maglie e i gagliardetti anche in questa stagione con la rinascita della nuova Lucchese: un ovale diviso a metà, nella parte sinistra i colori della bandiera cittadina, il bianco e il rosso, divisi orizzontalmente da una linea dorata, che circonda anche l'intero stemma. Nella parte destra linee verticali rosse e nere, sovrastate dal disegno stilizzato di una pantera rampante in oro, in posizione eretta, simbolo della città di Lucca. Unica eccezione la dicitura Lucchese 1905 invece della storica As Lucchese Libertas 1905. Ma cambia poco: per tutti è e sarà sempre la Lucchese. C’è chi i simboli ed altro materiale rossonero li colleziona da anni, un cacciatore di memorabilia della Lucchese, soprattutto distintivi, oltre a maglia e gagliardetti. Francesco Pellegrini è uno sfegatato tifoso rossonero e un socio di vecchia data della Federazione italiana collezionisti materiale di calcio. «Dalla metà degli anni ottanta sono iscritto all’associazione della Ficmc, dal 1985 ho iniziato a raccogliere materiale spille, maglie e gagliardetti acquistandole o scambiandole, nei ritrovi annuali in giro per l’Italia, per corrispondenza e negli ultimi anni anche su ebay ed altri siti che mi hanno aiutato ad ampliare la mia collezione personale di materiale della Lucchese. Tanti cimeli a cui sono molto affezionato, come un vecchissimo gagliardetto tra gli anni sessanta e settanta con la scritta Unione Sportiva Lucchese, denominazione che ha resistito fino al 1982 con la parentesi Nuova Unione Sportiva Lucchese Libertas e dal 1983 Associazione Sportiva Lucchese Libertas che è stata cambiata in seguito solo dalle disavventure fallimentari». Per ripercorrere la storia della stemma, del logo per dirla con una definizione commerciale, si può fare un viaggio tra i distintivi. «All’inizio gli stemmi della Lucchese, ma un po’ in tutto il calcio italiano, era molto basici, con i semplici colori sociali e l’emblema. Non strutturati come quelli successivi. Come per esempio quello dell’As Lucchese Libertas 1905 che comprende la dicitura completa e la rifinitura dorata. Tra gli stemmi più curiosi quello con una pantera maculata stesa sulla scritta Lucchese che mischiava araldica e i colori della società, e quello a forma di rombo priva della pantera. Un mistero la scritta 1918, che non rappresenta l’anno di nascita del club, forse la fusione che ha dato vita all’Us Lucchese. Tra i più belli ed eleganti quello a forma di spillone, rifatto anche nella versione per il centenario, nel 2005, con la pantera dorata in campo rossonero e la scritta 100».
Anche negli anni delle rinascite targate Sporting Lucchese ed Fc Lucca non sono mancati i distintivi. Pezzi rari. «Riprendeva le classiche pins, il primo con una pantera stilizzata, l’altro più aggressivo con una pantera ridisegnata in chiave moderna e non nella classica posizione rampante».
L’origine della pantera come simbolo di Lucca affonda le sue radici nella storia. Sulla Porta Santa Maria si possono ammirare due pantere che reggono fra le zampe le armi della Repubblica, simbolo di indomita fierezza per la città. Sull'origine ci sono alcune leggende. Fatto sta che la Pantera è divenuta non solo l'emblema della città, ma della sua squadra di calcio che è tornata a graffiare e si appresta a tornare in serie C. Con il suo storico marchio. —