Acqua maleodorante dai rubinetti in alcune abitazioni di Antraccoli
Una quindicina le famiglie coinvolte: «Temiamo uno sversamento di liquami»
LUCCA. Da oltre un mese dai rubinetti e dalle docce delle loro abitazioni esce acqua maleodorante, molto simile a quello del gas. Una situazione diventata tanto preoccupante quanto insostenibile per una quindicina di famiglie residenti ad Antraccoli in via del Cantone e in via Fonda. Sono partite numerose segnalazioni ai vigili del fuoco, a Geal, Gesam e, per ultimo, l'ufficio Ambiente del Comune di Lucca. Al di là di qualche sopralluogo, che ha certificato l'effettivo problema che potrebbe arrecare conseguenze di natura sanitaria agli abitanti, i cittadini lamentano di non aver ricevuto alcuna concreta risposta.
«Tutti hanno constatato l'odore chimico molto sgradevole ma nessuno sa di cosa si tratta – spiega Maria Pellegrini, residente in via Fonda –. L'ufficio Ambiente comunale ci aveva garantito che avrebbe fatto un esposto all'Arpat, sia a quello regionale che a quello provinciale, però anche in tal senso non abbiamo ricevuto aggiornamenti. Il tema era stato sollevato durante uno degli ultimi consigli comunali. Abbiamo chiesto un incontro con l'assessore Cristina Consani: attendiamo ancora un suo ragguaglio. E l'odore, inoltre, si sta propagando verso altre zone. Ogni giorno che passa ci stiamo preoccupando sempre di più».
Il confronto tra i residenti sulla questione avviene, ormai, a cadenza giornaliera. C'è un timore serpeggiante che di certo non rasserena gli animi. «La nostra paura è che si sia verificato inavvertitamente uno sversamento accidentale di liquami nel sottosuolo – prosegue Pellegrini –. Se così fosse, sarebbe un problema serio. Invochiamo chiarezza da parte di tutti coloro che possono darci una mano per risolvere questa vicenda che ormai si sta sviluppando da troppo tempo. Non può essere messa a repentaglio la salute, al momento, di 15 famiglie. Ci aspettiamo una maggiore vicinanza non solo da parte delle istituzioni ma anche di Geal e Gesam che dovrebbero prodigarsi maggiormente per fare sì che venga definitivamente risolta la questione. Sulla salute dei cittadini non sono ammesse perdite di tempo».
Un appello che le altre famiglie coinvolte sottoscrivono, coltivando la speranza di arrivare finalmente alla soluzione del caso. l
