Il Tirreno

LUCCA. Ci sarebbe un giovane sospettato di aver impresso con un pennarello nero sul muro del bagno dei maschi al liceo scientifico Vallisneri una oltraggiosa “lista stupri” elencando, in un ordine di cui non si conosce il senso di priorità, i nomi di due studentesse della scuola secondaria superiore. Da una prima indagine non salterebbe fuori alcun branco, ma l’indegna e stupida “bravata” di un singolo che ha voluto emulare quanto si è verificato giorni addietro al liceo classico Giulio Cesare a Roma dove, sempre nel bagno dei maschi, sono comparsi nomi e cognomi di 14 ragazze cerchiati in rosso e che apparterrebbero a persone impegnate nella politica studentesca. Una delle due destinatarie – quella che ha presentato l’esposto-denuncia contro ignoti alla polizia che ha potuto quindi avviare l’indagine – non riesce a spiegarsi il motivo per cui è finita in una lista così infame a cui a corredo il cretino di turno, mostrando, come se non bastasse la bieca ottusità, un disegno anatomico con esaltazione dei genitali femminili.

Della vicenda è stato informato telefonicamente il sostituto procuratore Lucia Rugani che attende gli atti della squadra Mobile subito attivatasi già nella giornata di mercoledì nonostante l’iniziale difficoltà visto che, quando gli ispettori sono entrati in azione, la scritta nel frattempo era stata cancellata. Peccato, perché in assenza di telecamere nei bagni, attraverso una perizia calligrafica e altre tecniche investigative sarebbe stato più semplice arrivare ai o al responsabile. Ma il presunto autore avrebbe commesso più di un errore tanto da indirizzare gli inquirenti verso una pista precisa. Al momento non c’è ancora un fascicolo aperto. Ma l’ipotesi di reato – mutuando quanto è già avvenuto per il caso del liceo Giulio Cesare a Roma – dovrebbe essere quella di istigazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale.