Lista degli stupri al liceo a Lucca, una delle vittime: «Sono stata violata» – La scoperta, la denuncia e le indagini
Istituto Vallisneri sotto choc, indaga la polizia. La scritta, che ricorda l’episodio avvenuto al liceo classico Giulio Cesare di Roma, è stata fatta in bagno ed è rimasta visibile per poche ore
LUCCA. Il muro del bagno dei maschi che diventa la moderna tavola delle liste di proscrizione d’epoca romana. Con una variante sgradevole che sa di oltraggio. Uno studente, o più di uno, ha impresso sulla parete con un pennarello nero una “lista stupri” elencando, in un ordine di cui non si conosce il senso di priorità, i nomi di due studentesse. Primo e secondo posto per le destinatarie di un attacco indegno che mette insieme il “nemico” da colpire e lo sfregio personale del pubblico ludibrio. E a corredo un disegno anatomico con esaltazione dei genitali femminili.
Scritta rimossa
È quanto successo nel liceo scientifico “Antonio Vallisneri” di Lucca. Quella scritta infame, che ricorda l’episodio avvenuto al liceo classico Giulio Cesare di Roma dei giorni scorsi, è rimasta visibile per poche ore. Quando il personale se ne è accorto ha subito avvertito la dirigenza scolastica che ha chiamato la polizia.
Polizia a scuola
Gli agenti delle volanti sono arrivati al liceo per prendere visione della scritta, anche se nel frattempo era stata cancellata, e farsi un’idea su contesto e persone che avrebbero potuto architettare un gesto così indegno. In un periodo storico di massima sensibilità sui rapporti tra generi e di quotidiane invocazioni sulla necessità di un’educazione all’affettività a scuola, viene scattata nel liceo lucchese un’istantanea che cancella i tanti buoni propositi. L’ipotesi dell’iniziativa di un singolo o di pochi che lo hanno avrebbero spalleggiato prevale su un ambiente sano pronto a prendere le distanze da un episodio che non deve macchiare l’immagine del “Vallisneri”.
La scoperta
È stato uno studente nella tarda mattinata a entrare nel bagno e imbattersi nella scritta. Ha scattato la foto e l’ha girata all’amica il cui nome era nella lista. Le identità delle due ragazze sono state rimosse nella successiva messa circolazione nelle chat scolastiche.
Denuncia e reato
Nel pomeriggio una delle due si è presentata in questura per firmare una denuncia contro ignoti. Non ha indicato un sospettato, né ha saputo spiegare le ragioni per potessero includerla in un lista così infame. Il fascicolo è stato aperto con l’ipotesi di reato di istigazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale.
«Sono stata violata»
Una delle due interessate dopo aver appreso da un suo compagno d’aula che nel bagno era comparsa la scritta affiancata dal suo nome, si è palesata sul gruppo dei rappresentanti di classe, in cui sono presenti anche quelli d’istituto: «Vi ringrazio per la vicinanza, ma oggi sono già stata violata una volta in quanto donna e persona e non voglio che succeda nuovamente». Dice di voler aspettare di confrontarsi con l’altra ragazza per decidere come poter agire.
«Domattina, (oggi, ndr) a scuola ci entro e lo farete anche tutti voi, perché tra di noi c’è anche quello o quelli che hanno fatto quella scritta; già si è sentito in potere di ledere la mia persona e quella dell’altra ragazza, figuratevi se gli regalo un’ora o di più fuori dalla classe. Chiunque sia stato per ora continuerà a vivere la sua vita, sentendosi la m...a che è anche se ne dubito visto ciò che ha fatto. Al di fuori di ciò io ho già fatto ciò che dovevo fare e i colpevoli prima o poi verranno fuori».
«Abominevole»
Aggiunge Maria Ida Barbieri, una delle rappresentante d’istituto: «Di fronte a una cosa del genere si rimane sbigottiti. È abominevole. Sono episodi che guardi sempre da lontano, pensando siano impossibili, e invece ti ritrovi coinvolto e ti chiedi come sia potuto succedere nella tua scuola».
Prosegue Leonardo Lassi, altro rappresentante del Vallisneri: «Non so dire se il fatto sia realmente accaduto o se si tratti di un semplice tentativo di emulazione, come ci ha provato a spiegare la vicepreside. Ho parlato con la ragazza, mi è sembrata tranquilla: questo mi fa pensare che possa trattarsi solo di un brutto gioco».
Per il liceo quella lista è una ferita, ma ci sono le forze per isolare l’autore o gli autori. In tanti si sono subito mobilitati per reagire a quell’affronto che va oltre la singola persona.
Alcuni avevano pensato di indire uno sciopero, ma le due ragazze hanno preferito che non venisse fatto nulla. I rappresentanti d’istituto, però, hanno deciso di andare a parlare con la dirigente Maria Rosaria Mencacci già stamani.
«Magari per indire un comitato studentesco straordinario o parlarne con le classi, perché pensiamo sia importante», annuncia Barbieri.
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