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Capannori, comitato di Borgonuovo: «Non abbiamo politici alle spalle»


	Valentina Nannini del comitato  “Salvaguardiamo i nostri figli”
Valentina Nannini del comitato  “Salvaguardiamo i nostri figli”

Caso nuovo asilo, la referente Nannini: vogliono screditarci, per noi contano solo i bimbi

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Capannori «Non ci sono politici dietro di noi: sono una mamma che mantiene la parola data a genitori e figli della scuola, nonché ai cittadini che hanno firmato la nostra petizione».

Valentina Nannini, rappresentante del comitato “Salvaguardiamo i nostri figli”, si batte contro il progetto dell’asilo nido come ampliamento del plesso di Borgonuovo.

«Desidero chiarire o meglio ribadire che la nostra battaglia non riguarda solo l’abbattimento degli alberi, che per noi resta comunque un grave danno al territorio, ma anche altri aspetti – afferma – . A seguito dell’esposto che abbiamo presentato, l’Arpat, uno degli enti chiamati a verificare, intanto ha rimandato al Comune stesso i controlli e, quindi, siamo in attesa. Le nostre preoccupazioni riguardano anche e soprattutto la sicurezza dei bambini: la nuova area per la didattica all’aperto della materna sarà avvicinata alla centrale elettrica, a ridosso della strada principale, i nostri bambini avranno un cantiere a soli tre metri dalle aule e a fine lavori i bambini si troveranno ridotta la luce naturale in alcune classi perché a tre metri dalle finestre ci sarà il muro del nuovo plesso. Voglio, poi, chiarire che nessuno di noi si è, mai, permesso di definire scatola la struttura che verrà realizzata per l’asilo nido. Mi fa piacere, però, che qualcuno se ne sia reso conto, perché in confronto a Camigliano è proprio così. In più, il costo dichiarato di 800.000 euro è poco realistico e rappresenta, a nostro avviso, uno spreco di denaro pubblico, visto che non basteranno quei soldi dato che da progetto la scuola materna non è oggetto di lavori e invece verranno apportate delle modifiche anche lì e che hanno approvato proprio in questo ultimo consiglio più di 60.000 euro per l’esproprio. Con quelle risorse si poteva riqualificare e convertire il plesso di Camigliano senza dover ricorrere a nuova cementificazione: una scuola già esistente, grande, con un bellissimo giardino e perfetta per la didattica. Dall’inizio della nostra battaglia c’è chi ha provato a dire che eravamo contro la creazioni di nuovi asili nido. Adesso c’è chi, anche se non esplicitamente, prova a far intendere che siamo, anche, contro le associazioni, ma nessuno di noi è contro le concessioni di immobili idonei alle associazioni, ma riteniamo sbagliato, in questo singolo caso, destinare il plesso di Camigliano a usi saltuari quando potrebbe continuare a ospitare i bambini. Non c’è nessuna politica dietro di noi: sono una mamma che mantiene la parola data a genitori e figli della scuola, nonché ai cittadini che hanno firmato la nostra petizione. Vorrei anche fare presente che abbiamo interpellato sinistra, destra, centro, ambientalisti. C’è chi ci ha teso la mano e chi ci ha chiuso porte in faccia o ci ha liquidato con un sorriso di sufficienza. Qualcuno sta provando a screditarci, ma il nostro impegno nasce solo dal dovere di difendere i bambini, la scuola e il territorio. Forse non sanno più come giustificare questo scempio. Ma non lo faranno di certo cercando di screditare il nostro operato».l

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