Lucca, inseguimento con incidente nella notte: due arresti
L’auto con targa rubata non si è fermata all’alt dei carabinieri: a bordo tre persone, una è riuscita a fuggire
LUCCA. Una folle fuga per sfuggire ai carabinieri si è conclusa con un incidente stradale e due arresti nella notte di martedì 5 agosto, alle porte di Lucca. Tutto è cominciato intorno alle 22,45, quando una pattuglia della stazione carabinieri di Capannori, durante un controllo a Tassignano, ha intercettato una Cupra Formentor con a bordo tre persone.
La targa del veicolo, secondo quanto accertato dai militari, risultava collegata a precedenti furti in appartamento e ai danni di esercizi commerciali. Alla vista della pattuglia, l’auto ha accelerato, innescando un inseguimento a sirene spiegate lungo la via Romana, fino quasi alle porte del centro di Lucca. Nelle fasi concitate della corsa, è intervenuta anche una pattuglia del Radiomobile della compagnia di Lucca, coordinata dalla centrale operativa.
Giunti in località San Filippo, i fuggitivi hanno tentato un’improvvisa inversione di marcia, cercando di seminare le pattuglie. Nella successiva manovra per evitare un posto di blocco allestito in via Sciortino, la Cupra ha invaso la corsia opposta, finendo per schiantarsi frontalmente contro una Renault Clio che viaggiava nel senso opposto. Dopo l’impatto, i tre uomini sono scesi dal veicolo tentando la fuga nei campi. Due sono stati bloccati dai carabinieri, con l’ausilio del taser, mentre un terzo è riuscito a dileguarsi. Le ricerche del fuggitivo sono tuttora in corso.
Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia municipale di Lucca, che hanno effettuato i rilievi dell’incidente, e un’ambulanza del 118, che ha trasportato il conducente della Clio ferito all’ospedale San Luca. Le sue condizioni non sarebbero gravi.
L’auto in fuga è stata posta sotto sequestro: dai primi accertamenti è emerso che montava una targa falsa. I due arrestati, entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio, indossavano guanti al momento del fermo, segno che probabilmente stavano preparando o avevano appena concluso un colpo. Condotti nella caserma di Cortile degli Svizzeri, sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e falsità materiale commessa da privato e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria.