Il Tirreno

Lucca

L’inchiesta choc

Un archivio dell’orrore pedofilo, arrestato 56enne lucchese: in casa file anche con bimbi di 3 anni

di Pietro Barghigiani
(foto di repertorio)
(foto di repertorio)

L’indagine è partita dopo le segnalazioni provenienti dall’estero su materiale scaricato da numerose piattaforme

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LUCCA. Non un episodio singolo. Sono state decine le segnalazioni arrivate anche dall’estero su un’attività diffusa di materiale pedopornografico scaricato da una varietà di piattaforme, pure del dark web. Device diversi, ma riconducibili allo stesso utilizzatore. Campanelli d’allarme sufficienti per capire chi fosse l’autore di tale movimento.

Bimbi di 4 anni

Quando sono entrati in casa per la perquisizione, i poliziotti della postale si sono imbattuti in svariati cellulari e computer usati per ottenere e diffondere immagini e video di minori in situazioni intime. E chi ne aveva la disponibilità, un 56enne lucchese, di cui non sono state fornite le generalità, è stato arrestato dopo essere stato trovato in possesso di migliaia di files di natura pornografica realizzati con protagonisti bimbi e adolescenti dai 4 ai 17 anni, secondo le contestazioni mosse dalla Procura di Firenze. L’accusa è di detenzione di materiale pedopornografico.

L’indagine

L’attività è stata avviata dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Firenze, su impulso del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (Cncpo) del servizio polizia postale e per la sicurezza cibernetica. A far partire le indagini le decine di segnalazioni arrivate nell’ambito di una cooperazione internazionale di polizia, relative a molteplici operazioni di upload di materiale pedopornografico. Video e foto con bimbi chiaramente minorenni e in altre situazioni di poco al di sotto della maggiore età. Filmati scaricati da diverse piattaforme da vari profili social.

I sequestri

«Grazie agli accurati approfondimenti investigativi, si è accertato che tutti gli account risultavano riconducibili allo stesso utente, identificato nell’indagato» spiegano dalla polizia postale. È stato, quindi, chiesto e ottenuto dalla Procura competente per materia un decreto di perquisizione che è stato eseguito dagli investigatori cibernetici di Firenze. In casa dell’uomo è arrivata la conferma di un sospetto che aveva già avuto i suoi fondati riscontri nella fase delle segnalazioni.

Ulteriori indagini

Tra cellulari, tablet e pc sono stati trovati migliaia di files multimediali con minori ritratti nudi, di età compresa tra i 3 e i 14 anni. Una disponibilità di materiale di quel contenuto che ha consentito l’arresto in flagranza del soggetto. Gli inquirenti sottolineano che i numerosi devices sequestrati saranno oggetto di analisi e approfondimenti.

“Orco solitario”

Il 56enne non ha accampato scuse particolari circa il possesso di un archivio dell’orrore di quella portata. Dopo la morte della mamma, vive da solo in una situazione di profonda marginalità. I poliziotti hanno trovato una casa in condizioni pietose. Disoccupato da tempo, fino all’arresto trascorreva le giornate nel suo “mondo” fatto di solitudine, connessioni illegali da orco della Rete e scarse relazioni con l’esterno.

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