Italia
Muore ustionato a 20 anni dopo la braciata con gli amici: Salvatore tradito dalla “fiamma di ritorno”
La vittima si trovava insieme a un amico di 14 anni quando ha tentato di accendere un barbecue. Per ravvivare le braci, i due avrebbero utilizzato un liquido infiammabile
Non ce l’ha fatta Salvatore Ciciriello, il giovane di 20 anni coinvolto in un grave incidente domestico avvenuto il 10 luglio scorso nel cortile della sua abitazione, a pochi passi dal porto di Bisceglie. Il ragazzo era stato ricoverato in condizioni critiche al reparto di Rianimazione del Policlinico di Bari, dove è purtroppo deceduto nelle scorse ore a causa delle ustioni riportate.
La dinamica dell’incidente
Secondo le ricostruzioni fornite dalle forze dell’ordine, Salvatore si trovava insieme a un amico di 14 anni quando ha tentato di accendere un barbecue. Per ravvivare le braci, i due avrebbero utilizzato un liquido infiammabile – presumibilmente alcol etilico – che ha provocato una fiammata improvvisa. Entrambi sono stati investiti dal ritorno di fiamma: il 14enne ha riportato ustioni al viso, al torace e agli arti, mentre le condizioni di Salvatore sono apparse da subito gravissime.
I soccorsi immediati e la corsa in ospedale
L’allarme è scattato subito: vigili del fuoco, carabinieri e sanitari del 118 sono arrivati in pochi minuti in via Fragata. I pompieri hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area, mentre il ventenne è stato trasportato d’urgenza a Bari, in condizioni disperate. I medici hanno fatto il possibile per salvarlo, ma le ustioni si sono rivelate troppo estese.
Il pericolo spesso sottovalutato dell’alcol sul fuoco
L’uso di alcol per alimentare la fiamma di un barbecue, anche se ancora diffuso, è estremamente rischioso. Questo tipo di combustibile, infatti, ha un'elevata volatilità e può provocare esplosioni di vapori invisibili, capaci di generare fiamme violente e incontrollabili. Anche una brace apparentemente spenta può diventare una trappola mortale quando entra in contatto con alcol liquido o vaporizzato. Il fenomeno della “fiammata di ritorno” avviene proprio in questi casi: i vapori infiammabili si disperdono nell’aria e, al contatto con un punto caldo, si incendiano in modo repentino. Non c’è il tempo di reagire e le conseguenze possono essere devastanti.
Un gesto comune che può trasformarsi in tragedia
Quella che doveva essere una serata tranquilla si è trasformata in un incubo. L’episodio riporta l’attenzione sull'importanza di maneggiare con estrema cautela qualsiasi sostanza infiammabile e sull'urgenza di diffondere una cultura della prevenzione anche nei contesti domestici più semplici. La comunità di Bisceglie è ora stretta nel dolore per la perdita di un ragazzo conosciuto e benvoluto, e si unisce nel cordoglio alla famiglia Ciciriello.