Salanetti, la Regione da l’ok: reazioni opposte a Capannori e Porcari
Dalla conferenza dei servizi il via libera definitivo alla realizzazione dell’impianto di riciclo dei prodotti assorbenti
CAPANNORI. Salanetti, la Regione da l’ok. Si è tenuta la Conferenza dei servizi che doveva dare il parere definitivo al progetto di RetiAmbiente per la realizzazione di un impianto di riciclo di prodotti assorbenti, nella zona di Salanetti, al confine tra Capannori e Porcari. Un impianto osteggiato dall’amministrazione porcarese e da alcuni comitati cittadini.
Capannori esulta
Oggi, però, è il giorno del via libera che – al netto dei ricorsi già annunciati – conclude l’iter autorizzativo. Ci sarà tempo e modo per entrare nel dettaglio e valutare le prescrizioni indicate in conferenza ma la sostanza è che l’impianto si farà, e pertanto esulta il sindaco di Capannori Giordano Del Chiaro, che ha sempre difeso il progetto.«Abbiamo una notizia bella e importante – dice – è stata autorizzata la realizzazione dell'impianto di riciclo dei prodotti assorbenti che RetiAmbiente realizzerà a Capannori, in località Salanetti. Si è conclusa oggi la conferenza dei servizi, guidata dalla Regione Toscana, che ha dato parere favorevole, con l'eccezione del Comune di Porcari. Come amministrazione comunale siamo soddisfatti del risultato perché conferma quello che abbiamo sempre detto, ovvero che si tratta di un impianto sicuro sia per la salute dei cittadini, che per l'ambiente».
«Parliamoci chiaro – prosegue Del Chiaro – se non fosse stato così, mai e poi mai lo avremmo sostenuto. Realizzare un impianto che ricicla prodotti assorbenti che oggi vanno in discarica o a incenerimento significa dare ai nostri figli e nipoti un Mondo più pulito, perché riciclare è la strada alternativa agli inceneritori. A Capannori, come sempre, le cose si fanno perbene. Approfondendo, verificando che si tratti di una soluzione che stia dentro la strategia rifiuti zero e l'economia circolare, e pensando al bene dei cittadini. Realizzare questo impianto, che sarà realizzato con un finanziamento Pnrr, significa poter garantire ai cittadini di Capannori, ma in realtà ai cittadini di tutta la Piana, il mantenimento di una tariffazione bassa, visto che ciò che causa l'aumento dei costi è proprio il conferimento dei rifiuti indifferenziati». Ringrazio quindi RetiAmbienteper il gran lavoro fatto, svolto proprio per fugare ogni dubbio, come era giusto che fosse».
Del Chiaro torna anche sulle polemiche legate al progetto: «Mi dispiace che in questo anno i cittadini abbiano dovuto leggere tante bugie, imprecisioni, falsità su questo impianto. La conferenza dei servizi di oggi ci dice che, come sostenevamo, la disinformazione era fatta ad arte, le strumentalizzazioni erano legate solo a motivi politici. Finalmente si fa chiarezza e lo si fa senza esitazioni: è stato sviscerato ogni aspetto possibile e immaginabile e l'impianto ha ottenuto l'autorizzazione ad essere realizzato. Ringrazio anche Rossano Ercolini, come guida del Centro ricerca rifiuti zero, per averci accompagnato in questo percorso, volto a ridurre i rifiuti prodotti a monte e volto alle soluzioni che guardano al riuso e riciclo».
Porcari annuncia battaglia
Di tenere opposto la reazione del Comune di Porcari – unico ente ad avere espresso parere contrario – definisce, senza mezzi termini, “inaccettabile e miope”. “Sono state ignorate le osservazioni puntuali, tecniche e documentate presentate nei mesi scorsi. Il preavviso di diniego è stato superato in dieci giorni? Questo ha dell'incredibile. Ci amareggia questa scelta calata dall’alto che offende il buon senso e il lavoro degli enti locali. Abbiamo messo nero su bianco tutte le nostre perplessità: sui polimeri superassorbenti non biodegradabili (Sap), sui Pfas, sui costi nascosti e sulla reale sostenibilità economica dell’impianto. Risposte? Nessuna. E oggi si procede con l’autorizzazione come se nulla fosse. È un atto grave, che rischia di compromettere il territorio e di sprecare venti milioni di fondi pubblici”, attacca l'amministrazione di Porcari.
Il Comune di Porcari aveva sottoposto ai tecnici regionali una lunga serie di criticità, a partire dalla presenza di Sap nella cellulosa recuperata, che ne rende molto difficile e antieconomico l’utilizzo nella produzione cartaria, fino alla possibile dispersione di sostanze chimiche pericolose negli scarichi, che l’impianto non sarebbe in grado di gestire. “Le osservazioni che abbiamo portato sono tecniche, puntuali, firmate da professionisti. Ma sono state trattate come un fastidio, non come un contributo serio alla valutazione ambientale”, dice l'amministrazione.
“Non si può parlare di economia circolare se prima non si chiariscono le regole del gioco. Questo impianto, così com’è, è un salto nel buio: abbiamo chiesto di fare luce su costi, rischi, destinazione dei materiali, ma tutto è stato minimizzato. È evidente – rileva il Comune di Porcari – che la fretta politica ha prevalso sulla prudenza tecnica”.
L’amministrazione comunale denuncia anche la totale assenza di una valutazione economica seria sul destino commerciale della cellulosa prodotta: “Ci sono solo lettere generiche di interesse da aziende lontane centinaia di chilometri. Altro che filiera corta o circolarità. La verità è che si rischia di spostare l’inquinamento dal rifiuto alla logistica, con camion che andranno su e giù per l’Italia. E tutto questo in nome di una sostenibilità che, nei fatti, resta sulla carta”.
Ricorsi in vista
Infine, l’amministrazione annuncia che la battaglia non è finita: “Pretendiamo chiarezza, trasparenza e rispetto. Aspettiamo l'annunciata ispezione del ministero dell'ambiente. Continueremo a tutelare i cittadini e il territorio, percorrendo tutte le strade ancora a nostra disposizione. Non accetteremo passivamente una scelta sbagliata nel metodo e nel merito. Abbiamo ricevuto la documentazione l'8 luglio e in meno di una settimana siamo riusciti a produrre ben due relazioni tecniche, una a firma di un'ingegnera chimica e una a firma di un legale esperto di economia circolare e diritto ambientale. Siamo solidi nelle nostre convinzioni, rafforzate anche dagli ultimi qualificati pareri raccolti, e non ci fermeremo”.