Lucca, rapporti dormienti: ecco a chi appartengono i “soldi dimenticati”
Tra Lucca, Piana e Valle del Serchio gli intestatari sono 176: la lista completa in fondo all’articolo. C’è tempo fino alla fine del 2025 per richiedere il denaro
LUCCA. Può succedere di frugare in un cassetto o in un baule rimasti chiusi per molto tempo e trovare, magari in una vecchia busta, qualche centinaio di euro. E in alcune ipotesi anche di più. Stiamo parlando dei cosiddetti “rapporti dormienti”, ossia conti correnti, assegni circolari, libretti nominativi o al portatore, certificati di deposito, fondi di investimenti o altri strumenti che fanno capo a una qualche banca o intermediario. Vengono definiti con questo aggettivo perché non vengono movimentati da almeno dieci anni. Significa, in soldoni, che su quei rapporti non sono stati più fatti depositi o tanto meno effettuati dei prelievi.
Ma forse il termine dimenticati, in questo caso, non è il più corretto da utilizzare. Nella maggior parte delle circostanze questi conti appartengono a persone decedute, con gli eredi che non sono a conoscenza della loro esistenza. Per questo motivo, trascorso il decennio di immobilismo, i soldi depositati su questi rapporti vengono trasferiti dall'istituto (banche, poste e assicurazioni) che li detiene alla Consap, la società partecipata del ministero delle Finanze che si occupa di gestire le eventuali richieste di rimborso.
Sul sito di Consap è disponibile un motore di ricerca per sondare tutti i rapporti dormienti esistenti. Il meccanismo è semplice: basta indicare il nome del titolare, l'anno in cui sono finiti a Consap oppure la provincia. I nomi pubblicati in queste due pagine sono i rapporti presenti sul portale di Consap entrati in dormienza sul nostro territorio nel 2015. I titolari o gli eventuali eredi avranno a disposizione un altro anno per reclamarli. Una volta ricevuti i conti dormienti, Consap li detiene per un altro decennio (quindi in totale sono vent’anni da quando il rapporto non è più movimentato), ma se al termine di questo periodo nessuno si è fatto avanti i soldi sono perduti e finiscono nel pentolone della finanza pubblica. Per motivi di spazio riportiamo solo quelli del 2015, per i quali è prossima la scadenza, ma chi volesse sbizzarrirsi nelle ricerche troverà migliaia di conti entrati in dormienza. Se si trova il conto di un caro estinto per sapere quanti soldi ci sono ed eventualmente chiedere il rimborso, bisogna rivolgersi a Consap, che non ha sportelli fisici, ma possiede un sito con tutte le info.