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La ricostruzione

Lucca, morto a 4 mesi per meningite fulminante: dalla febbre alla tragedia, le ultime ore di Tommaso

di Pietro Barghigiani

	Tommaso è morto a 4 mesi
Tommaso è morto a 4 mesi

La febbre il 29 dicembre, la corsa in ospedale, la speranza e il tracollo: un lutto che stravolge il paese in Lucchesia

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LUCCA. Quella che sembrava una febbre seria per l’età del bimbo, ma affrontabile con farmaci e cure in ospedale, nel giro di 24 ore ha travolto una famiglia e segnato a lutto una comunità. L’ora del dolore che ha tolto ogni speranza è scoccata nel giorno di San Silvestro all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Il piccolo Tommaso, appena 4 mesi (nato l’8 agosto) se ne è andato per una meningite fulminante. Un colpo al cuore per i genitori, Gianluca Pioli e Inga, uno strazio indicibile per quanti hanno appreso la notizia con la violenza di un pugno sferrato a tradimento.

L’inizio dell’incubo

Il bimbo, non vaccinato, inizia a stare male domenica 29 dicembre con una febbre particolarmente alta. Una condizione che preoccupa i genitori al punto da decidere che la situazione non può essere gestita solo da loro in casa. Di qui la scelta di portare il bambino all’ospedale di Barga. Sono circa le 21, 30. La temperatura continua a restare alta, ma con la somministrazione della tachipirina arriva un segnale di ripresa che rincuora i familiari. Le linee di febbre scendono. A quel punto Tommaso viene rimandato a casa. Solo che nella notte la temperatura torna di nuovo a salire. Il problema è che non si trattava di un malanno di stagione. Il meningococco B aveva cominciato a manifestarsi con l’apparizione sul corpo del piccino di alcune macchioline. I medici le chiamano petecchie e sono sintomi precisi. Così per la seconda volta, lunedì mattina, i genitori lo riportano a Barga dove i sanitari si accorgono della gravità del caso e decidono il trasferimento con l’elisoccorso Pegaso al Meyer di Firenze dove il piccino arriva in condizioni disperate. Ore trascorse tra fiducia e angoscia concluse con le parole che un genitore non vorrebbe mai sentirsi dire. Il corpicino di Tommaso viene riportato in serata all’ospedale di Castelnuovo.

Le parole del dottore

Il professor Zaccaria Ricci, responsabile Anestesia e Rianimazione del Meyer, ha seguito il caso: «Purtroppo il bambino non ha risposto a nessuna delle terapie somministrate e anche i trattamenti più invasivi si sono rivelati inefficaci. Il decorso clinico è stato fulminante». 

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