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La sentenza

Lucca, condannato Giorgio Tambellini, l’ex compagno di Francesca De Andrè

Lucca, condannato Giorgio Tambellini, l’ex compagno di Francesca De Andrè

Pena di 3 anni e 3 mesi per lesioni personali e maltrattamenti nei confronti della donna. Lei: «Condanna troppo bassa»

03 aprile 2024
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LUCCA. Lesioni personali e maltrattamenti. Sono i reati di cui Giorgio Tambellini, 39enne imprenditore lucchese, è stato ritenuto colpevole e condannato in primo grado a tre anni e tre mesi di reclusione. Ieri nell’aula collegiale del tribunale di Lucca si è tenuta l’udienza conclusiva del processo che vedeva l’ex concorrente dell’edizione 2019 del Grande Fratello, imputato per le suddette condotte nei confronti di Francesca De André, 34 anni, figlia di Cristiano e nipote di Fabrizio, uno dei più importanti cantautori italiani di sempre.

E proprio come negli amori ciechi e malati cantati da Faber, la storia tra Francesca e Giorgio, iniziata a Milano nel 2019 e proseguita sotto le telecamere di Mediaset nella casa Grande Fratello, si è poco a poco trasformata in un incubo di violenze e maltrattamenti. Diversi gli episodi raccontati dalla ragazza e finiti nel fascicolo della procura di Lucca. Il più grave risale al 21 aprile 2022: dopo una discussione avvenuta nel residence di Lammari in cui i due vivevano, Tambellini prese a calci e pugni la donna, mandandola al Pronto soccorso con lesioni ed ecchimosi al volto e alla testa. Ferite giudicate guaribili in 21 giorni, che fecero scattare il protocollo per i codici rosa. La donna presentò denuncia ai carabinieri, accusando l’allora fidanzato e la procura dispose immediatamente il divieto di avvicinamento nei confronti del 39enne. Non è l’unico episodio finito nel fascicolo. Pugni, calci, sigarette spente sul volto: condotte reiterate, a volte commesse davanti a testimoni (perfino di un minore), spesso sotto l’effetto di alcol.

Ieri il collegio giudicante presieduto dal giudice Riccardo Nerucci – a latere Gianluca Massaro e Raffaella Poggi – ha proceduto all’esame dell’imputato, che alla sbarra si è difeso sostenendo che il rapporto fosse turbolento da ambo le parti. Nella sua requisitoria il sostituto procuratore Paola Rizzo ha chiesto una condanna a quattro anni, mentre l’avvocato Enrico Marzaduri, difensore principale di Tambellini, codifeso all’avvocato Andrea Balducci, ha chiesto l’assoluzione dall’accusa di maltrattamenti poiché tale reato si configura solo in presenza della convivenza tra due soggetti. Convivenza che, secondo la prospettazione della difesa non c’era tra De André e Tambellini. Per le lesioni, invece, il professore ha chiesto una pena pari al minimo edittale. Presenti anche gli avvocati Paolo Pieragostini e Gian Luigi Tizzoni, legali di De André costituitasi parte civile.

Dopo l’arringa della difesa, i giudici si sono ritirati in camera di consiglio. Ne sono usciti un’ora dopo con il dispositivo. Tambellini è stato ritenuto colpevole sia dei maltrattamenti sia delle lesioni, e condannato a tre anni e tre mesi di reclusione. Disposta una provvisionale di 15mila euro nei confronti della parte lesa. «Aspettiamo di leggere la sentenza – spiega l’avvocato Balducci, codifensore di Tambellini –. Il giudice si è preso 90 giorni di tempo per depositarla. Quando l’avremo in mano, assieme all’avvocato Marzaduri valuteremo il da farsi, ma un ricorso in appello mi pare quasi scontato». 

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