Il Tirreno

Lucca

Caso Polonia, l’imprenditore rimesso in libertà con l’obbligo di firma

Caso Polonia, l’imprenditore rimesso in libertà con l’obbligo di firma

Nella direttissima il giudice convalida l’arresto ma concede i termini a difesa all’imputato e disposne la misura cautelare. L’udienza aggiornata al 20 febbraio

09 febbraio 2024
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Lucca Si è tenuta nella tarda mattinata di oggi, 9 febbraio, al tribunale di Lucca, l’udienza direttissima per la vicenda di Claudio Polonia, 48, imprenditore e presidente del Real Academy che ieri mattina, per non restituire le chiavi dell’impianto di San Cassiano al Comune, si era asserragliato in un locale della struttura sportiva, minacciando di darsi fuoco di fronte a forze dell’ordine e giornalisti. L’uomo era stato arrestato dalla Municipale con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e l’occupazione di suolo comunale. Questa mattina, dopo aver passato la notte ai domiciliari nella sua abitazione, Polonia è comparso di fronte al giudice monocratico Riccardo Nerucci che ha convalidato l’arresto, concedendo i termini a difesa all’imputato che è stato rimesso in libertà con la misura dell’obbligo di firma, chiesta anche dal pm onorario, in attesa della nuova udienza che si terrà il 20 febbraio. 

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