Il Tirreno

LUCCA. Una voce per il dialogo e la pace che si spegne per sempre. È quella del professor Massimo Toschi morto all’età di 79 anni. Vedovo, una figlia Sara, originario di Porcari e residente a Vicopelago, la figura dell’ex docente del liceo scientifico Vallisneri è legata all’impegno di una vita per risolvere conflitti e favorire la riconciliazione. Un uomo che ha incontrato Mandela, Peres, diversi papi (aveva con sé un lungo carteggio con papa Francesco), Yasser Arafat. Un artigiano della pace. Di lui si ricorda l’impresa di far curare bambini palestinesi malati gravi negli ospedali israeliani, meglio attrezzati di quelli dei Territori palestinesi salvando diecimila bimbi. Dove c’era una guerra sentiva di dover portare il suo contributo di costruttore di pace. Lunga l’amicizia con l’ex premier Romano Prodi.

Assessore della Regione alla cooperazione internazionale, al perdono e alla riconciliazione dei popoli tra il 2005 e il 2010, e nella legislatura successiva, dal 2010 al 2015, fu scelto dal presidente della giunta regionale Enrico Rossi come consigliere per la cooperazione internazionale e per i diritti delle persone disabili, incarico, questo, che Toschi prestò in modo gratuito. Fu il presidente della Regione Claudio Martini nel 2000 per la prima volta a nominare Toschi consigliere per la pace, la cooperazione e i diritti umani. Fece oltre quaranta viaggi in altrettante “zone calde” del mondo, dall’Iraq al Burkina Faso, da Israele alla Palestina, dall’Eritrea ai Balcani.

L’arcivescovo Paolo Giulietti: «Il tetto è stato scoperchiato e Massimo è ora davanti al suo Signore, che ha cercato, amato e servito soprattutto nella persona dei bambini e dei disabili. Rimane la sua testimonianza di dignità, di impegno sociale e politico, di limpida fede e di appartenenza ecclesiale critica e sincera ad un tempo. L’impegno per una maggiore accessibilità degli spazi liturgici che caratterizza la visita pastorale in corso è nato per una sua sollecitazione e sarà un modo per tener desta e onorare la sua memoria nella Diocesi».

Eugenio Giani, presidente della Regione: «Un uomo intelligente e coraggioso che ha dedicato la sua vita all’impegno sul tema dei diritti umani fondamentali, schierandosi sempre a fianco degli ultimi del mondo e sostenendo sempre, con grande tenacia, l’abbattimento di ogni barriera per le persone con disabilità».

Il sindaco Mario Pardini: «Toschi ha saputo unire la sua profonda vocazione cristiana allo studio approfondito dei grandi temi proposti dalla fede con un senso straordinario di restituzione e di impegno verso gli altri espresso in una vita dedita all’insegnamento, nell’aiuto ai più deboli, per la cooperazione internazionale e la fratellanza fra i popoli contro l’orrore e le ingiustizie delle guerre nel mondo. Le sue parole profonde e forti mi hanno colpito già dai tempi del liceo, quando il professor Toschi, vice preside dell’istituto, parlava con noi studenti con una profondità ed una saggezza rara». Francesco Raspini, capogruppo Pd: «Quando ho mosso i primi passi in politica ho avuto il privilegio dei suoi consigli, del suo sostegno e anche dei suoi rimproveri perché Massimo era tante cose, ma senz’altro era anche un uomo ruvido e tutt’altro che facile. Ma aveva quel dono che solo in pochi hanno: ovvero la forza di vivere la sua vita come una testimonianza continua della sue convinzioni e dei suoi ideali». Il sindaco di Castelnuovo ed ex presidente della Provincia, Andrea Tagliasacchi: «Difficile, per me, commentare la scomparsa di Massimo. Mi lega a lui un percorso personale e politico importante. Il rapporto con Massimo ha segnato alcuni passaggi fondamentali della mia vita umana e politica».

Ricordano il professore della pace anche il consigliere regionale Pd Iacopo Melio, gli assessori regionali Vincenzo Ceccarelli e Stefania Saccardi, l’ex sindaco di Capannori Olivo Ghilarducci, il sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari, l’ex parlamentare Pd, Raffaella Mariani, l’ex assessore Stefano Ragghianti.

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