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«La sua carta è clonata»: 50enne lucchese cade nel tranello e fa bonifici per 12mila euro

«La sua carta è clonata»: 50enne lucchese cade nel tranello e fa bonifici per 12mila euro

Denunciate due persone che si erano finte operatori della polizia postale convincendo la donna a versare dei soldi per “proteggere” i propri risparmi. Il bilancio dell’indagine

01 giugno 2023
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LUCCA. Quattro truffe, sei persone denunciate. È questo il risultato di un’indagine dei carabinieri di Lucca che sono riusciti a risalire ai responsabili dei raggiri avvenuti sul territorio lucchese. 

La truffa in tabaccheria

Tra le persone denunciate c’è una 53enne, residente a Napoli, pregiudicata, che fingendosi operatrice della “Lottomatica” ha raggirato il titolare di una tabaccheria di Lucca inducendolo, col pretesto di verificare il corretto funzionamento dello scanner del punto vendita, ad eseguire un bonifico dell’importo di 986 euro.

Finti operatori della polizia postale

La denuncia è scattata poi per un 54enne residente a Siracusa e per una 23enne residente a Napoli, con precedenti penali, che fingendosi operatori della polizia postale hanno raggirato una 50enne lucchese inducendola, col pretesto di avere scoperto che la sua carta di credito era stata clonata, ad effettuare tre bonifici bancari per un importo complessivo di 12.400 euro, al fine di salvaguardare i propri risparmi.

L’annuncio fasullo su Facebook

Denunciato poi un 19enne residente a Porto Tolle (RO), con precedenti di polizia, che attraverso un annuncio fasullo sul marketplace di Facebook con il quale metteva in vendita uno smartphone e una consolle PS4, raggirava un 56enne di Capannori, inducendolo a effettuare tre bonifici per un importo complessivo di 150 euro.

Ricariche alle loro postepay

Infine sono stati denunciati un 31enne residente a Roma e una 27enne residente a Milano, che approfittando di un annuncio per la vendita di mobili fatto da una signora 34enne di Capannori, la inducevano a recarsi presso uno sportello ATM con il pretesto di ricevere il pagamento e invece, guidandola con “istruzioni fraudolente”, gli facevano effettuare più ricariche alle loro postepay, per un importo complessivo di 900 euro. 

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