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Lucca, ecco dove sorgeranno i nuovi asili di Sant’Alessio e San Concordio

La sede dell’istituto Comprensivo Lucca 7
La sede dell’istituto Comprensivo Lucca 7

Testaferrata: «Un nido sarà al Comprensivo Lucca 7, l’altro al “Chiesone”»

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LUCCA. All’indomani del consiglio comunale che ha discusso e approvato il programma triennale delle opere pubbliche 2023/25, l’assessore all’istruzione e all’edilizia scolastica Simona Testaferrata interviene per sottolineare l’impegno dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Pardini nell’ambito del miglioramento del patrimonio dell’edilizia scolastica – per il quale saranno spesi quest’anno 1.650.000 euro – e nella realizzazione di nuovi asili nido, a fronte di una sempre maggiore richiesta da parte delle famiglie del territorio.

«Creare nuovi asili nidi per Lucca – dichiara Testaferrata – è una priorità per questa amministrazione e riteniamo che ogni opportunità in questo senso vada colta immediatamente. Questo è quello che stiamo facendo: il nostro intento è quello di realizzare su tutto il territorio nuovi servizi dedicati alla prima infanzia e i primi due nidi che vogliamo progettare sono collocati uno a Sant’Alessio, nell’immobile dell’istituto comprensivo Lucca 7, e uno a San Concordio, nell’area ex Gesam, al cosiddetto “Chiesone”. In particolare, l’immobile di Sant’Alessio è inserito nella zona dell’Oltreserchio, da sempre sprovvista di un servizio così importante ed essenziale per le famiglie. L’edificio in questione necessita di adeguamenti, ma non per questo non dobbiamo prenderlo in grande considerazione, visto che lì sono già presenti una scuola primaria e una scuola d’infanzia, e in questo modo potremo dunque far nascere un polo 0-6 anni, dove le famiglie potranno portare i loro figli in continuità, da piccolissimi fino a tutte le scuole primarie».

«Abbiamo inserito il nido di Sant’Alessio – prosegue Testaferrata – nel documento biennale, perché ancora non ci sono, in questa fase della progettazione, dei costi precisi, e quindi abbiamo voluto evitare la necessità di variazioni di bilancio per correggere gli importi rispetto alle reali necessità. Il successivo progetto esecutivo, che potrà essere affidato proprio grazie all’inserimento nel documento biennale, è propedeutico per attingere risorse sui bandi che potranno uscire, e in questo modo saremo pronti alla candidatura con il punteggio massimo per la progettazione. In caso non uscissero bandi utili, il progetto esecutivo fornirà la cifra esatta per l’inserimento nel triennale».

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