Il Tirreno

Lucca

Serve una nuova ambulanza

Emanuela Ambrogi
Serve una nuova ambulanza

Non sono gravi i tre volontari della Croce Rossa di Bagni feriti nell’incidente di martedì ma ora l’associazione deve affrontare la mancanza del suo mezzo di soccorso di punta

3 MINUTI DI LETTURA





BAGNI DI LUCCA. Partiamo dalle buone notizie: i tre volontari rimasti feriti non hanno riportato conseguenze gravi, ma l’incidente che martedì ha coinvolto una sua ambulanza rischia lo stesso di avere conseguenze pesanti per la Croce Rossa di Bagni di Lucca. Sulla statale del Brennero l’ambulanza si era scontrata frontalmente con un’auto, con a bordo sei turisti francesi. Vista la dinamica dello scontro frontale, è stato evitato il peggio, anche se i volontari feriti dovranno recuperare sotto il profilo fisico e psicologico.

Intanto per la Croce Rossa però è piena emergenza: l’ambulanza, non più utilizzabile, era l’ultima arrivata, dotata di tutto, acquistata con lo sforzo di cinque anni compiuto dal comitato, con i risparmi fatti e le donazioni. Starà ora all’assicurazione stabilire se, e come, saranno possibili i risarcimenti, ma il comitato si trova intanto privato, oltre che del momentaneo apporto di tre volontari, del suo mezzo più importante. E i tempi delle assicurazioni, soprattutto quando ci sono di mezzo quelle di altri Paesi, non inducono a ipotizzare risarcimenti immediati e completi. Per la Croce Rossa e l’utenza assistita dai volontari, ora per un po’ fuori causa, sono quindi problemi seri. «Siamo ancora storditi – dice Moreno Fabbri, presidente del comitato di Bagni di Lucca – anche se le tantissime dimostrazioni di affetto e solidarietà arrivate sono state importantissime, un vero abbraccio. Abbiamo ricevuto telefonate e testimonianze di solidarietà, oltre che dal sindaco Paolo Michelini, anche dai sindaci dei comuni limitrofi, dall’Unione dei Comuni, dalle istituzioni, da associazioni e comitati paesani, da tantissimi privati, tutti in apprensione per le condizioni di salute dei tre volontari coinvolti nel sinistro. Con Michelini avremo presto un incontro per vedere di realizzare qualcosa, un evento, una giornata speciale in modo da poter avviare una nuova una raccolta. Dobbiamo organizzarci. Intanto, siamo già al lavoro, promuovendo un appello per recuperare il necessario per poter acquistare un mezzo nuovo. Ci sono voluti cinque anni di gestione oculata per arrivare all’acquisto dell’ambulanza distrutta. Mi hanno già detto che un nuovo mezzo, richiesto ora, arriverebbe a febbraio 2023, i tempi non saranno celeri».

Da non dimenticare, tra le cause delle ridotte risorse a disposizione della Cri, i due anni di pandemia durante i quali non è stato possibile realizzare gli eventi a cui la comunità partecipava, consentendo incassi importanti, come la rappresentazione della “Befana al teatro Accademico” che fa ogni anno il tutto esaurito. «Un altro grande problema – prosegue Fabbri – sono i soldi stanziati dalla Regione a fronte dei costi che il comitato deve sostenere. Carburante, elettricità, spese alimentari e di vestiario per i volontari. Sarebbe necessario rivedere l’importo perché con il rincaro energetico le somme attuali non bastano più a coprire i costi. Occorre sensibilizzare al massimo la popolazione per avere un aiuto in tempi ragionevoli».

Il comitato Cri di Bagni è molto attivo e presente in tutte le iniziative che vengono fatte dalle associazioni non solo nel capoluogo, ma in tutti i paesi del Comune. Ha di recente partecipato alla realizzazione di un grande giornata, quando sono stati accompagnati sul Prato Fiorito alcune persone con handicap, grazie all’acquisto di una joelette. È di pochi giorni fa poi l’aiuto e la disponibilità dati in occasione del Gran Tour del Prato Fiorito, quando oltre 400 ciclisti si sono sentiti sempre al sicuro grazie alla presenza dei volontari lungo il percorso.


 

Primo piano
L’incidente

Calcinaia, muore incastrato tra la motozappa e un ulivo: chi è la vittima

di Andreas Quirici
Sani e Belli