Atti vandalici, c’è la denuncia
Don Malanca, parroco del centro storico, ha presentato l’istanza ai carabinieri: «Ho raccontato della chiesa offesa anche a messa, hanno voluto sbriciolare il passato»
LUCCA. Tanto sconcerto da parte dei fedeli lucchesi per l’oltraggio alla chiesa di San Michele, perpetrato da ignoti nella notte fra venerdì 22 e sabato 23 luglio: lo stipite della porta sul lato sud della chiesa è stato devastato con un oggetto pesante. È stato staccato un pezzo di marmo, poi sbriciolato, frantumato in mille pezzi dagli autori del gesto.
Il parroco del centro storico, don Lucio Malanca, come aveva annunciato, ieri (lunedì 25 luglio) ha presentato denuncia contro ignoti per i danneggiamenti subiti dalla chiesa (aveva già informato i carabinieri sabato) e ha presentato la segnalazione fatta sabato a voce sui danneggiamenti alla Soprintendenza.
Don Malanca ha parlato ampiamente dei danneggiamenti alla chiesa, avvenuti durante le ore della movida cittadina, in uno dei suoi punti nevralgici (piazza San Michele, appunto) durante le funzioni religiose di domenica, per molti lucchesi un momento importante al quale sono sempre presenti.
In particolare il parroco ha voluto sottolineare il senso distruttivo del gesto, ancor più del danneggiamento in quanto tale.
«Ho ricevuto parole di vicinanza da tante persone – spiega don Lucio –. Il fatto ha destato stupore, non tanto per l’atto in sé ma soprattutto per il luogo e per la modalità. Come se si fosse superato un diaframma, se si fosse andati oltre. Durante la messa, ho pensato di sottolineare la valenza del gesto, il senso. Ho raccontato anche che da ragazzo, con la fionda, con gli amici facevamo il tiro alle lampadine del municipio. Ma la fionda a quei tempi era lo sport nazionale per noi ragazzi. Chi ha prima staccato il marmo dallo stipite della porta e l’ha poi sbriciolato con lo stesso oggetto pesante, ha voluto in qualche modo frantumare il passato, impedire che fosse ricostruito. E questo è molto doloroso. È l’offesa più dolorosa inferta alla chiesa: non è la prima volta che qualcuno, passandovi accanto, stacca un pezzettino per portarsi a casa un “souvenir”». Presente a una delle funzioni religiose un esponente dell’amministrazione comunale, che sempre don Malanca non ha mancato di informare sull’accaduto e sulla sua gravità. I carabinieri, ricevuta la denuncia, faranno partire le indagini. Da una prima ricognizione operata dal parroco, nella zona sembrano non esserci telecamere che potrebbero avere ripreso l’operato dei vandali. Ma la verifica non è stata ancora estesa a tutti i negozi della zona. l
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