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La Soprintendenza boccia il ripetitore di Iliad

La Soprintendenza boccia il ripetitore di Iliad

L’antenna doveva sorgere vicino al cimitero di Sant’Alessio, a poche centinaia di metri dal contestatissimo traliccio Tim

12 giugno 2019
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lucca. Quell’antenna non si può realizzare. La Soprintendenza ha negato il via libera alla realizzazione di un ripetitore per il cellulare nell’Oltreserchio. E la decisione delle Belle Arti, con tutta probabilità, è destinata a rinfocolare le polemiche sul tema anche in altre zone della città.

Andiamo con ordine. La compagnia francese Iliad (l’ultima ad arrivare nel mercato nazionale) a luglio scorso ha richiesto l’installazione di un nuovo ripetitore in via della chiesa a Sant’Alessio, nei pressi del cimitero.

La pratica, come prevede la legge, è passata dagli uffici del Comune a quelli della Soprintendenza, che deve esprimere un parere vincolante. Che, in questo caso, è stato negativo: per le Belle arti in quella zona (peraltro di particolare pregio ambientale) non si può realizzare l’impianto.

Così il Comune, il 23 aprile scorso, sulla base di questa decisione ha comunicato a Iliad il “preavviso di diniego”, dando all’azienda francese dieci giorni di tempo per presentare osservazioni e documenti. Questo periodo, tuttavia, è passato senza che niente arrivasse e così è arrivato il diniego vero e proprio.

Tutto finito qui, dunque? Non è detto. In primo luogo, infatti, non è affatto da escludere che Iliad possa presentare un ricorso al Tar per chiedere l’annullamento del provvedimento, così come avvenuto in altre occasioni. In secondo luogo, questa decisione è destinata a rinfocolare le proteste in un paio di direzioni. Innanzitutto si ricorderà che qualche anno fa, a poche centinaia di metri di distanza del sito “bocciato” oggi fu costruita un’antenna di Tim, al termine di una durissima battaglia, anche legale, con i residenti della zona.

Vendendo all’oggi, poi, bisogna ricordare altre due antenne di Iliad che hanno suscitato proteste da parte dei residenti.

Una è quella nel parcheggio dei camper di viale Luporini, l’altra quella in realizzazione nella pertinenza della Metro a San Donato. E qualcuno, c’è da scommetterci, si sentirà una sorta di figlio di un dio minore. —

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