Lucca, il “mago” dell’agopuntura era un abusivo da vent’anni
Denunciato falso medico. «Ma ho fatto dei corsi all’estero»
LUCCA. Quando i finanzieri sono entrati nell’appartamento, trasformato in ambulatorio, c’erano dodici pazienti in attesa di essere trattati dal “dottore”. Qualcuno aspettava di essere visitato, altri erano stesi sui lettini con gli aghi in corpo. Lo specialista in agopuntura, mai laureato, da almeno venti anni era un riferimento per chi voleva combattere i dolori con una tecnica che per legge ha bisogno di un’abilitazione oltre, superfluo sottolinearlo, di una laurea. Ai finanzieri è comparso in camice bianco, stile orientale.
Per il 45enne professionista, residente a Lucca, non c’erano né laurea, né abilitazione. Solo corsi di formazione all’estero.
«Non pensavo servisse un’abilitazione» ha risposto ai militari del Gruppo di Lucca che lo hanno denunciato per esercizio abusivo della professione medica e in parallelo sequestrato l’appartamento, di sua proprietà, in zona Porta Elisa e materiale vario, tra cui aghi lasciati incustoditi all’interno di contenitori improvvisati e privi di qualunque sistema di sterilizzazione, computer e cellulari.
«Io ci vado da poco, ma mia figlia lo conosce da vent’anni e si è trovata sempre bene» è stata la risposta di una paziente ascoltata dai finanzieri nel corso delle indagini.
L’uomo, diplomato, era diventato un riferimento per chi ricorreva all’agopuntura. E nessuno ha mai scoperto la mancanza di laurea e abilitazione.
Aveva organizzato gli spazi interni in stanze adibite a sale mediche dove praticare agopuntura. La clientela non mancava. Da anni il passaparola portava nel palazzo del centro storico un flusso di pazienti che alla fine è stato lo spunto che i finanzieri hanno coltivato con appostamenti e controlli mirati per capire che dentro quelle mura c’era un’attività su cui dover approfondire.
Non solo. Un paziente non particolarmente soddisfatto dell’igiene dello studio si è rivolto ai finanzieri dando, inconsapevolmente, un’accelerazione alle indagini. Nessuno finora, tra le persone sentite, ha lamentato danni fisici per i trattamenti ricevuti dal medico abusivo.
Dopo aver appurato l’assenza di titoli per praticare l’agopuntura e neanche l’iscrizione all’Ordine dei medici del presunto dottore in medicina, i finanzieri hanno chiesto e ottenuto dalla Procura un decreto di perquisizione che si è conclusa con la denuncia e i sequestri.
Nel corso dell’intervento sono stati rinvenuti scatoloni pieni di confezioni di aghi per agopuntura che portano chiaramente impressa, tra le avvertenze presenti sul retro della confezione, la dicitura: “Aghi per agopuntura la cui applicazione va effettuata da medici e personale sanitario autorizzati”. Una svista quotidiana durata anni per il falso dottore.
Le tariffe erano variabili. In media si poteva andare dai 50 ai 70 euro. Assenti, come il titolo di studio, anche le fatture. Le indagini proseguono per ricostruire l’intera rete della clientela e quantificare l’illecito profitto che dovrà essere tassato. Non ci sono solo le persone sentite dai finanzieri nel corso delle indagini. Il sequestro di computer e cellulare permetterà di rintracciare i pazienti che hanno chiesto un appuntamento per una seduta di agopuntura dal “medico” tanto bravo, ma non laureatol
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