Il Tirreno

Livorno

Serie D

Livorno, lo schiaffo e la rinascita: il significato del ko col Ghiviborgo

di Alessandro Lazzerini
Livorno, lo schiaffo e la rinascita: il significato del ko col Ghiviborgo

Indiani riflette sulle scelte: si punta ad incrementare l’imbattibilità tra i pali

3 MINUTI DI LETTURA





Livorno “Non è forte chi non cade, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi”. La celebre frase di Jim Morrison calza a pennello per il Livorno, in vista della sfida di domani a Ghivizzano contro il Ghiviborgo dell’ex Tommaso Bellazzini, ora tecnico dei “colchoneros”. Sì, perché all’andata, al Picchi, la truppa biancorossa riuscì a violare l’Ardenza con un netto 1-4, firmato in particolare dalla tripletta del giovane centravanti Gori. Federico Dionisi, a dire il vero, sembrava fosse riuscito, firmando la rete del momentaneo pareggio a rimettere in piedi una gara nata male, ma il suo gol servì solo a rendere meno pesante il passivo.

Gli amaranto da lì, anziché spegnersi dopo la sconfitta, hanno letteralmente cambiato marcia con una striscia di sedici risultati utili consecutivi: dodici vittorie e quattro pareggi. Vetta in classifica in cassaforte e un divario abissale con il resto della compagnia. Da quel passo indietro, il Livorno ha preso la rincorsa per dominare il campionato in lungo e in largo: ora serve l’ennesima zampata, ma solo per provare ad accorciare l’attesa per la festa promozione, quella che aspetta una città intera.

Lezione imparata

Come sempre, anche nella gara di andata, giocata il 3 novembre scorso, il Livorno ebbe le sue occasioni offensive, ma oltre a non concretizzarle, incappò in una giornata “no” dal punto di vista difensivo. Troppe le chances concesse al Ghivi, squadra giovane e che gioca un bel calcio, che ringraziò e porto a casa con merito i tre punti. Da lì in poi, come detto, gli amaranto hanno imparato la lezione, ma da parte di mister Indiani c’è stato anche un cambiamento tattico che ha rappresentato un bivio importante della stagione. Vale a dire il passaggio dalla difesa a quattro a quella a tre.

Contro il Ghivi l’assetto difensivo era Parente, Brenna, Risaliti e Arcuri (terzini piuttosto di spinta), con la squadra che era impostata con un più offensivo 4-2-3-1. Il primo passaggio alla difesa a tre si ebbe in corsa a Poggibonsi nella giornata successiva, nella parte finale del match, di fatto per difendere il vantaggio, prima dell’esordio dal primo minuto nella gara contro il Seravezza. Un cambiamento influenzato anche dall’infortunio di Capparella, uomo chiave nel 4-2-3-1.

Verso la trasferta

Sedici risultati utili consecutivi. Vincendo al Carraia di Ghivizzano, il Livorno potrebbe chiudere un girone intero da imbattuto in questa marcia “abbatti record” che la squadra di mister Indiani sto portando avanti ormai da mesi. In terra lucchese, dove sono previsti tanti tifosi labronici al seguito, non ci sarà Ndoye, così come Parente e nemmeno Currarino, oltre appunto al lungodegente Capparella e a Regoli, sempre ai box per il problema dalla caviglia. Nessun recupero dall’infermeria quindi per mister Indiani che comunque avrà a disposizione numerose opzioni in tutte le zone del campo.

Dal punto di vista tattico il 3-4-1-2 dovrebbe essere confermato, con il tecnico amaranto che pensa di dare ancora continuità ad un giovane in porta. Cardelli questa settimana parte dietro nelle probabilità di un posto da titolare, che si giocano invece Ciobanu (buonissima la sua prestazione con l’Orvietana) e Tani. Se non ci saranno cambiamenti dell’ultimo minuto, toccherà a uno di loro preservare l’imbattibilità esterna del Livorno che non subisce gol da 410 minuti. In difesa ballottaggio aperto tra D’Ancona e Fancelli per il posto da terzo di difesa, mentre Bonassi pare favorito ancora su Marinari per sistemarsi dall’altra parte, sull’out di destra.

C’è un ultimo dettaglio che val bene ricordare: si gioca su un campo sintetico dalle dimensioni non esagerate. Un aspetto da non sottovalutare, soprattutto quando si gioca a Ghivizzano. l


 

Primo piano
Sport e violenza

San Vincenzo, genitori si picchiano al torneo di minibasket: intervengono i carabinieri, bambini in lacrime – Video

di Manolo Morandini
Sani e Belli