Il Tirreno

Livorno

Livorno calcio
Amaranto

Us Livorno calcio, clamoroso: Fernandez cede il nome a Esciua, cosa può cambiare nel futuro del club

di Alessandro Bernini

	Joel Esciua e Enrico Fernandez: rispettivamente presidente e presidente onorario del Livorno con il sindaco Salvetti
Joel Esciua e Enrico Fernandez: rispettivamente presidente e presidente onorario del Livorno con il sindaco Salvetti

Il vicepresidente del Club Magnozzi, Pasquale Lamberti: «Ha fatto da solo ma faremo saltare tutto. La maggioranza non vuole questo accordo»

16 maggio 2024
2 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Il muro contro muro si fa sempre più pesante. E se fino a qualche giorno fa Enrico Fernandez aveva sempre cercato di mediare per il bene del Livorno, adesso si schiera in modo aperto a livello personale con Joel Esciua. Mandando su tutte le furie il Club Magnozzi (di cui Fernandez è presidente) che lo accusa di aver deciso in autonomia senza rispetto della maggioranza del club.
Cosa è successo
Il motivo del contendere, come spiegato nei giorni scorso, sono il nome “Us Livorno” e il marchio che sono di proprietà del Club Magnozzi. Ma se il marchio conta fino a un certo punto perché basta modificarlo appena, il nome “Us” è invece simbolo di tradizione, di storia e di continuità. E Esciua sa che, perdendolo, rischia di trovarsi un “prodotto” svuotato: senza nome, senza tifosi, difficilmente rivendibile, e magari con la nascita di un’altra “Us Livorno” in una categoria sotto. Tra Esciua e il club Magnozzi c’erano stati dei contatti già nei giorni scorsi e, come vi abbiamo raccontato, una rottura sui contenuti dell’accordo; questo aveva portato il Club a rinviare ogni decisione al 30 maggio.
Accordo nascosto
«Adesso invece – dice Pasquale Lamberti, vicepresidente del Club – ci siamo trovati un accordo già siglato con una iniziativa personale di Enrico Fernandez e addirittura sembra che questa concessione sia per 5 anni. Assurdo. Mi dispiace ma è stata una grande scorrettezza. I rapporti di Fernandez con Esciua non devono entrare nella decisione di qualcosa di così importante. Il nostro consiglio è composto da 7 soci, e 5 sono contro la cessione del titolo a Esciua. La verità è che Fernandez non ha rispettato la maggioranza». Lamberti spiega: «Faremo un comunicato dove spiegheremo esattamente le tappe di quello che è successo. Intanto ci tengo però a dire che è tutto in ballo, Esciua non si illuda di avere vinto la sua battaglia. Abbiamo delle carte importanti e siamo al lavoro con un nuovo avvocato. Nei fatti Esciua, dicendoci inizialmente “o fate le modifiche che dico io o cambio nome” ha trattato la nostra maglia come un dentifricio. Una persona così, per me non può fare il presidente». Lamberti conclude: «Io ho difeso la dignità della maglia a prescindere dalla cordata di Locatelli. Soltanto dopo ho saputo che in questo progetto di Locatelli ci sono anche Protti e Lucarelli. E chi più di loro può dire di amare la maglia? Ci batteremo in ogni modo a livello legale per non far avere a Esciua il nome Us, fermo restando che a livello morale siamo sicuramente dalla parte giusta. Dalla parte della città».

 

Primo piano
La tragedia: la ricostruzione

Rogo al poligono di Galceti, le vittime hanno provato a domare le fiamme con l’estintore: chi sono, cos’è successo e le testimonianze

di Paolo Nencioni