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Il personaggio

Filippo Volandri, il capitano livornese che ha conquistato la Davis. La gestione dei campioni, i successi da giocatore e la dedica speciale

Filippo Volandri, il capitano livornese che ha conquistato la Davis. La gestione dei campioni, i successi da giocatore e la dedica speciale

Cresciuto a Villa Lloyd, ragioniere e tifoso amaranto, “Filo” per tutti. Da giocatore ha vinto contro Roger Federer, da allenatore contro Nolan Djokovic

27 novembre 2023
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LIVORNO. Suona l’inno di Mameli e Filippo ha gli occhi lucidi. Anzi “Filo” come lo hanno sempre chiamato. Filippo Volandri è nella storia del tennis italiano, 47 anni dopo ha riportato in Italia la Coppa Davis. E stavolta l’ha portata anche a Livorno. La sua Livorno. C’è da essere orgogliosi.

L’impresa

Selezionare e allenare una nazionale di tennis è complicato. Giocatori che hanno sempre pensato con “l’io”, che d’improvviso devono pensare con la logica del “noi”. Certo, Volandri si è trovato al posto giusto al momento giusto, perché avere a disposizione questo Sinner è come pescare la donna di cuori quando a poker hai in mano 10, jack, re e asso di cuori. Ma lui, Filo, non ha sbagliato un colpo. Ha gestito Arnaldi e Musetti, ha creato un doppio d’oro con Sinner e Sonego. Ma soprattutto ha formato un gruppo vero. Una squadra. Nella quale anche Matteo Berrettini, infortunato, è diventato il primo tifoso.

Nel tennis un allenatore inventa poco. Deve fare scelte giuste e creare un gruppo che sa chiudersi come un pugno. E Volandri l’ha fatto. In modo strepitoso.

Quella dedica

Non è un caso che ieri sera, nonostante fosse salito sul tetto del mondo, non ha voluto i riflettori. Li ha lasciati ai suoi ragazzi. I suoi guerrieri. «Grazie a questi ragazzi, grazie per averli a disposizione, grazie per esserci stati in questi anni. Grazie a tutta l’Italia e a chi ci ha supportati: siamo stati come una famiglia. Ora possiamo veramente essere felici e festeggiare. Questo progetto è partito da lontanissimo, abbiamo affrontato un miliardo di difficoltà, ho sempre avuto il supporto di tutti. Anche di Berrettini: da quando è arrivato con noi abbiamo ancora fatto più famiglia. Non ho parole».

Difficile avere parole quando si vivono emozioni del genere. «Per me è una giornata che sognavo da due anni, quando abbiamo toccato il fondo e lo abbiamo rischiato. Ci siamo infilati in una fessurina prima di vincerla ed è la fotografia di quello che abbiamo passato. La dedico alla mia famiglia, ai miei giocatori e a chi ci ha creduto almeno un pochino».

La famiglia

Già, la famiglia. Volandri è nato a Livorno il 5 settembre del 1981. È figlio di Donatella e Renato e fratello minore di Veronica, attuale maestra a Villa Lloyd. È sposato con Francesca Fichera, che dal 2011 al 2017 è stata “Professoressa” di Carlo Conti e Fabrizio Frizzi nella trasmissione di Rai 1 L’Eredita’, dalla quale ha avuto due figli: Emma, nata il 13 giugno del 2017 e Edoardo, nato il 24 novembre del 2019.

Da Villa Lloyd all’azzurro

Il circolo in cui è cresciuto tennisticamente è Villa Lloyd, oggi Uappala, con i maestri Piero Cocchella, Susanna Paoletti e Paolo Pavoletti.

Professionista dal 1998 e miglior giocatore azzurro dal 2003 è stato autore di una scalata straordinaria nella classifica ATP che, a soli 22 anni, lo ha visto entrare nella rosa dei primi 50 giocatori al mondo. Nel 2004 è salito al 35° posto al mondo trionfando agli Internazionali d’Austria a St.Polten, il suo primo titolo ATP, e arrivando in due finali a Palermo e Umago. Nel 2005 è arrivato al terzo turno al Roland Garros, alle semifinali a Umago, Casablanca e Vina del Mar, e ai quarti di finale di Monte Carlo e Amburgo, risultati che gli hanno permesso di migliorare il suo ranking assoluto: numero 28 al mondo. Nel 2006 ha trionfato nell’ATP di Palermo conquistando il suo secondo titolo in carriera e nel 2007 ha raggiunto una semifinale storica al Masters Series di Roma, ben 29 anni dopo Adriano Panatta, battendo in soli due set il numero uno mondiale Roger Federer!

In azzurro, il 6 Aprile del 2001, a diciannove anni, ha esordito grazie a Corrado Barazzutti come giocatore in Coppa Davis, subendo un’onorevole sconfitta sul veloce indoor di Helsinki dal forte finlandese Nieminen. Il 21 Settembre dello stesso anno, al Foro Italico, ha battuto per 6-4 al quinto set, al termine di un match epico, il numero uno croato Goran Ivanisevic, fresco vincitore di Wimbledon. In Davis Volandri ha disputato 17 match con 10 vittorie e 7 sconfitte.

Il suo Livorno

Diplomato in ragioneria, Filo ama il calcio e il basket ed è tifosissimo del Livorno, mentre in serie A il suo cuore batte per il Milan. Amante di musica e cinema, è un appassionato di film thriller. Chissà se ha mai visto un thriller più affascinante del 4-5, 0-40 di Sinner contro Djokovic in semifinale trasformato in vittoria.

Che brividi. Che emozioni. E che onore. Per lui e per noi. Perché un altro livornese sale sul tetto del mondo, stavolta colorando di amaranto anche la Coppa Davis. l


 

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