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Livorno, Darsena Europa mette il turbo ma l’istanza di Msc non si vede: il punto sui lavori

di Martina Trivigno

	Una veduta aerea del cantiere della Darsena Europa che mostra l’operazione di spostamento della precarica con l’occupazione dell’ultimo lotto lato mar
Una veduta aerea del cantiere della Darsena Europa che mostra l’operazione di spostamento della precarica con l’occupazione dell’ultimo lotto lato mar

Il prefetto mira al rispetto dei tempi, gli investitori restano sotto traccia

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LIVORNO. La Darsena Europa mette il turbo ed è il prefetto Giancarlo Dionisi, commissario straordinario in pectore della maxi-opera, ad annunciarlo: è stata conclusa con una settimana d’anticipo rispetto al cronoprogramma l’operazione di spostamento della precarica, con l’occupazione dell’ultimo lotto lato mare. «Si tratta di una fase preliminare fondamentale dell’intervento, perché consente al terreno di assestarsi in modo controllato e sicuro, creando le condizioni necessarie per la realizzazione delle opere definitive», sottolinea Dionisi. Ma se gli interventi procedono a ritmo spedito, ciò che manca ancora è l’istanza di Msc: attesa già per metà estate, ma non ancora ufficialmente sulla scrivania del presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale, Davide Gariglio.

Il punto

Per il prefetto Dionisi, «la credibilità di un grande progetto infrastrutturale, soprattutto agli occhi degli investitori, non si costruisce con annunci o dichiarazioni di prospettiva, ma con il rispetto dei tempi, il raggiungimento degli obiettivi intermedi e la capacità di trasformare i programmi in risultati verificabili. È su questo terreno che si misura l’affidabilità di un sistema». E se in questo senso la marcia è stata ben ingranata, per ora gli investitori restano sotto traccia. Più di un mese fa era stato Dino Lorenzini, amministratore delegato del Terminal Lorenzini, ad annunciare che entro la fine dell’anno (ormai alle porte) ci sarebbe stata la presentazione definitiva – da parte della cordata capitanata da Gianluigi Aponte in pool con Piero Neri e appunto Lorenzini – dei progetti di project financing in modo da mettere l’Authority in condizione di dare via al bando pubblico per la concessione dei primi piazzali della Darsena Europa. Per ora, però, ancora nulla.

L’inizio

Tutto è iniziato a gennaio di quest’anno quando Palazzo Rosciano aveva ricevuto una manifestazione di interesse per la maxi Darsena a firma di Gianluigi Aponte, Piero Neri ed Enio Lorenzini. Tre mesi dopo – siamo ad aprile – Grimaldi rilancia, presentando direttamente un’istanza di concessione, ma per meno di mezza Darsena. La reazione di Msc è altrettanto rapida: a maggio ha scritto che la proposta del concorrente «non può superare il vaglio dell’ammissibilità», perché in sostanza «frammentare l’unicità del progetto» rappresenterebbe «una visione che si pone in contrasto con l’impostazione originaria e ad oggi finanziata, che presuppone invece un unico terminal full container». E così si è arrivati all’ultimo passaggio con la cordata capitanata da Msc che ha chiesto un cronoprogramma aggiornato dell’opera, che dovrebbe essere consegnata nella sua totalità tra cinque anni, nell’autunno del 2030. Questo è l’ultimo atto noto: da quanto si apprende, il project che stanno per varare Aponte-Neri-Lorenzini per la Darsena potrebbe valere più di 400 milioni di euro (da sommare agli oltre 550 milioni di parte pubblica).

«Passaggio importante»

Intanto – evidenzia il prefetto Dionisi – «il completamento anticipato di questa attività rappresenta un passaggio importante, che permette di consolidare l’area e di procedere con maggiore efficacia alle fasi successive del progetto – evidenzia – . Un ringraziamento sentito va al personale e ai dirigenti dell’Autorità di sistema portuale, così come alle aziende che operano nel cantiere, per il lavoro svolto con competenza, professionalità e senso di responsabilità, elementi determinanti per il rispetto dei tempi e per la qualità delle attività realizzate. Il rispetto dei tempi e, in questo caso, l’anticipo non sono fatti scontati in un’opera di questa complessità. Sono il risultato di una programmazione attenta, di un’organizzazione del cantiere efficiente e di un efficace coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti. Ogni avanzamento concreto rafforza la credibilità dell’intervento e conferma la solidità del percorso intrapreso. La Darsena Europa è un’opera strategica, di grande interesse per il governo, per il porto di Livorno e per il sistema logistico nazionale, e richiede rigore, metodo e attenzione costante alla qualità delle lavorazioni e alla sicurezza».

Soddisfatto anche il presidente dell’Authority. «Si tratta di un lavoro ben fatto e terminato con anticipo sui tempi grazie alla professionalità e all'impegno di tutti – conclude l’avvocato – . Sono convinto che i lavori procederanno nel pieno rispetto della tabella di marcia». Ora la palla passa agli investitori. Sperando che l’incertezza sul finanziamento completo dell’opera e della rete ferroviaria di collegamento alla rete nazionale non stia aprendo crepe nella volontà del colosso italo-svizzero di puntare sul porto di Livorno.
 

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