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Porto di Livorno in crescita: migliora la connettività container secondo l’Unctad

di Iacopo Simoncini

	Davide Gariglio
Davide Gariglio

Un incremento del 4,2% su base trimestrale per lo scalo labronico, che si colloca al quinto posto tra i porti italiani più connessi

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LIVORNO. Migliora la connettività container del porto di Livorno secondo gli ultimi dati diffusi dall’UNCTAD. La Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo ha pubblicato l’aggiornamento relativo al quarto trimestre 2025 del Port Liner Shipping Connectivity Index (PLSCI), l’indicatore che misura il grado di integrazione dei porti nella rete globale dei servizi di trasporto marittimo containerizzato.

L’indice considera la capacità annua di movimentazione dei container, il numero di scali settimanali programmati, il numero di porti collegati tramite servizi di linea diretti, la capacità della nave portacontainer più grande impiegata nei collegamenti diretti e il numero di compagnie di navigazione che scalano lo scalo.

A livello mondiale, i porti più connessi restano quelli asiatici, con Shanghai in testa (2.416,49), seguito da Ningbo (2.056,96), Singapore (1.876,95) e Qingdao (1.426,42).

In Italia, Genova si conferma il porto più connesso (439,94), seguita da Gioia Tauro (318,53) e La Spezia (275,15). Bene anche Salerno, che segna un incremento del 20,3% su base annua.

Il porto di Livorno guadagna una posizione rispetto al trimestre precedente, raggiungendo un indice di 159,38 (+4,2% trimestrale, +2,13% annuo), superando Napoli e Trieste.

«I dati Unctad rappresentano un risultato incoraggiante per Livorno», commenta Davide Gariglio, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale. «Lo scalo ha attratto numerose compagnie di navigazione e si è integrato meglio nei network globali. Merito anche degli investimenti dei terminalisti e dell’Autorità, che ha potenziato intermodalità, TPCS e sistemi di automazione dei varchi, favorendo sinergia tra pubblico e privato».

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