Il Tirreno

Livorno

Verso il Natale

Livorno, doni solidali alla finestra di Fede: «Il mio calendario dell’Avvento all’insegna del riuso»

di Francesca Suggi

	Federica Pracchia e i doni solidali per il calendario dell'Avvento
Federica Pracchia e i doni solidali per il calendario dell'Avvento

L’iniziativa natalizia dell’infermiera Federica Pracchia in zona Pontino San Marco. Libri, pupazzi, giochi, peluche per questa caccia al tesoro delle feste dedicata a tutti i bambini: «Andrò avanti fino al 6 gennaio visto il tanto materiale donato»

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. “Prendi un regalo a scelta: questi doni arrivano da bambini e bambine a cui non servivano più”. Ecco il suo «gesto gentile a salvaguardia del pianeta, riducendo i rifiuti e augurando a tutti e a tutte un sereno Natale».

Lei la vulcanica Federica Pracchia, anima de Le Bimbe RiUsano (quelle lady labroniche che da un anno riciclano, creano e donano a chi soffre e a Livorno ormai le conoscono tutti). Di professione infermiera all’ospedale di Livorno, 47enne, col cuore che pulsa di altruismo e aiuto per il prossimo.

La sua finestra al pian terreno di via Torretta 41, zona Pontino San Marco è un paese dei balocchi solidale, in perfetto clima natalizio che starà là fuori sicuramente fino al 25 dicembre, ma con tutta probabilità andrà avanti fino a gennaio. Perché infatti la sua creazione è proprio un “calendario dell’avvento” del dono. Della generosità. Un ponte tra bambini che si costruisce con la gentilezza e la voglia di costruire una comunità di valori e positività. Tra chi dona e chi riceve. Ci sono libri, pupazzi, peluche, piccoli dinosauri.

Pracchia è abituata ad agire. A dare concretezza alle idee del cuore. «Tra tutti i materiali che recupero tra amici e sconosciuti grazie ai social mi hanno sempre proposto anche giochi per bambini», fa la cornice. Quando parla di materiali, ovviamente fa riferimento a tanti libri, alle stoffe, filati, nastri, bottoni e cose di bricolage legate all’attività delle Bimbe RiUsano. «Fino a oggi - va avanti - non sapevo come poter sfruttare questa opportunità, ma con l’avvicinarsi delle festività e le continue pubblicità sui vari calendari dell’Avvento, mi è venuto in mente di crearne uno alla mia finestra per tutti i bimbi che frequentano la mia zona».

Ed ecco che si concretizza il progetto: destinatari non solo i bambini di famiglie meno fortunate, ma per tutti i piccoli che hanno il desiderio di un calendario dell’Avvento all’aperto. Un’idea lanciata 5 anni fa dalla simbolica Finestra di Jacopo, un'iniziativa di solidarietà nata a Firenze grazie a un bambino, Jacopo appunto, che ha iniziato a lasciare i suoi giocattoli su una finestra per i bambini meno fortunati, diventando un movimento diffuso che anche a Livorno ha avuto seguito, per esempio con la Finestra di Alfredo, in zona Mastacchi ideata dall’11enne livornese Alfredo. «Così ho ricontattato le persone che volevano donarmi i giochi e ho avviato la raccolta già dai primi di novembre», riprende Pracchia.

Il risultato è stupefacente. «A oggi i doni sono tantissimi, li ho impacchettati con buste rigorosamente recuperate ed ogni giorno fornisco la finestra posta sulla strada con libri per bambini, peluche e giocattoli. La finestra è ben visibile grazie alle luci natalizie sempre accese dalle 5.30 del mattino alle 20».

E come da tradizione, il calendario dell’Avvento di casa Pracchia è cominciato il 1 dicembre. «È con enorme gioia che posso dire che i regali sono stati presi sin dal primo dicembre - e racconta dei tanti bambini che le fanno visita - Trovo bambini davanti alla finestra che, molto rispettosi, scelgono con cura il proprio regalo preferito. È una sorta di caccia al tesoro natalizia».

Pracchia andrà avanti sicuramente fino al 25 dicembre, a Natale, ma vista la montagna di doni, pensa di continuare fino alla Befana, al 6 gennaio. «Dietro a casa mia - chiude - c’ è una casa famiglia e anche loro frequentano con enorme felicità la mia finestra. Lo stupore negli occhi di questi bimbi è la gratificazione più grande che ho di ritorno». Così il ciclone Pracchia ogni giorno “rifornirà” la sua finestra. In attesa, questa volta col “suo” gruppo di donne artigiane e volontarie de Le Bimbe Riusano, di donare e consegnare al reparto del day hospital oncologico dell’ospedale i porta elastomeri e tutte le copertine confezionate fino a ora.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
La tragedia

Pierantonio, morto nell’esplosione della casa: il terrore dello sfratto e la frase agli amici prima del gesto estremo – Video

di Mario Neri
Economia
Toscana

Meeting della nautica, Marco Massabò (l’ad Cantieri di Pisa): «Il Canale dei Navicelli ora deve crescere»