Il Tirreno

Livorno

Economia

Porto di Livorno, il grido dei terminalisti: «Al porto di Genova altri 160 milioni, bisogna spingere per la Darsena Europa»

di Juna Goti

	I futuri piazzali della Darsena Europa
I futuri piazzali della Darsena Europa

Con l’associazione delle imprese portuali si riapre il dibattito dopo l’emendamento per lo scalo ligure: «Per finire l’opera servono 150 milioni»

4 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Più che una gara tra porti o l’ennesimo scontro tra operatori (che certo sullo sfondo rimangono), il grido che arriva oggi dai terminalisti sembra puntare soprattutto a una chiamata a raccolta. Per cosa? Perché Livorno chieda con forza, e si veda riconoscere con certezza, quei fondi che serviranno perché la Darsena Europa, una volta completata, non rimanga una cattedrale nel deserto. Ci vorranno infatti almeno 100-150 milioni in più per consolidare anche la seconda vasca di colmata e soprattutto collegare la nuova infrastruttura alla vie di terra, prolungando la FiPiLi e realizzando i binari ferroviari, sia interni che di raccordo.

160 milioni al porto di Genova

A riaccendere il dibattito sulla sostenibilità economica delle grandi infrastrutture del Paese, e per Livorno sul completamento della Darsena Europa, è la recente notizia dell’emendamento alla Legge di Bilancio che si è reso necessario per coprire i costi extra della nuova diga foranea di Genova. Un emendamento – a firma dei senatori leghisti Minasi, Testor, Dreosto – con cui, «al fine di garantire il completamento dei lavori di Fase A della diga foranea di Genova, è autorizzata l’ulteriore spesa di 160 milioni di euro per l’anno 2027 per l’esecuzione delle opere necessarie al consolidamento dei fondali e delle attività previste dalla variante di progetto». Il nuovo stanziamento andrebbe ad aggiungersi ai 143 milioni già riconosciuti nei mesi scorsi dal governo per l’avvio dei lavori della Fase B, per un totale di 300 milioni aggiuntivi.

E Livorno?

«Una notizia che spinge il territorio livornese ad una riflessione più ampia», interviene così Alessio Ciampini, in qualità di membro del consiglio nazionale di Fise Uniport, l’associazione che riunisce le principali imprese del settore portuale: «L’esigenza di reperire coperture straordinarie in alcuni scali, rischia di innescare un meccanismo di coperta corta che può generare incertezze sulla piena realizzazione degli investimenti programmati e già in corso in altri hub vitali per l’economia, in particolare il porto di Livorno».

«In questo contesto – evidenzia il manager – la piena riuscita del progetto della Darsena Europa, cruciale per il sistema logistico del Tirreno, richiede la massima chiarezza sul quadro finanziario complessivo. Le istituzioni locali – ricorda – hanno già lanciato segnali inequivocabili in questo senso. Il presidente dell’Autorità portuale, Davide Gariglio, e il sindaco Luca Salvetti hanno entrambi evidenziato l'impegno a “trovare le risorse necessarie per il completamento”, confermando che permangono criticità nel quadro economico integrale».

Il progetto e i tempi

Da ultimo lo hanno fatto alla terza riunione della cabina di regia convocata a fine novembre dal prefetto Giancarlo Dionisi, commissario in pectore della maxi Darsena. In quell’occasione si è tornati a scandire i tempi: consolidamento della prima vasca entro giugno 2027, completamento delle opere marittime tra il 2028 e il 2029, messa in esercizio dell’infrastruttura entro ottobre 2030. Evidenziando però anche, lo ha fatto il presidente dell’Authority, che è «necessario far partire quanto prima i progetti di fattibilità tecnico economica relativi al consolidamento della seconda vasca di colmata, al completamento dei collegamenti ferroviari e al prolungamento della Fi-Pi-Li», perché «prima saremo in grado di avere i progetti, prima riusciremo a conoscere il costo di queste opere, così da poter iniziare a individuare le fonti di finanziamento».

Il 2030 per chi vuole investire è praticamente domani. E non sfuggirà che questi sono mesi caldi proprio per i privati che ambiscono a gestire l’opera che tocca il miliardo di euro (per oltre 550 milioni di parte pubblica): è cronaca il passo fatto nei mesi passati da Grimaldi, che ha chiesto di prendere in mano i primi piazzali pronti riorganizzando gli spazi che ha già in Tdt; mentre si è ancora in attesa della presentazione del project definitivo da parte del colosso Msc, con Neri e Lorenzini. È chiaro che in questo quadro avere o meno certezza sul finanziamento totale non è secondario.

«Le risorse – riprende Ciampini – si rendono necessarie in ottica progettuale essendo la Darsena Europa un progetto unitario, seppur attuabile per fasi operative scadenzate nel tempo. Affinché il terminal container possa essere realizzato nella sua interezza e raggiungere la piena capacità competitiva prevista negli atti, è essenziale che sia garantita la copertura finanziaria per il consolidamento della seconda vasca e che l'intermodalità trovi spazio nella discussione: le risorse per le essenziali opere ferroviarie e viarie devono essere certe e immediatamente disponibili. L'intermodalità è la funzione primaria di un terminal moderno e la sua incertezza rischia di vanificare il valore strategico dell'investimento, scoraggiando gli operatori di livello globale».

Così ecco il riferimento all’ultima visita del ministro Matteo Salvini al cantiere dell’opera, prima delle Regionali: «In occasione della sua visita a Livorno, il ministro ha espresso pubblicamente la sua disponibilità a trovare ulteriori risorse necessarie ed è pertanto fondamentale l’ausilio che potrà dare alla discussione anche il tavolo prefettizio che fa da cabina di regia sul tema. Questa dichiarazione ministeriale, rilasciata direttamente sul territorio, costituisce un punto di riferimento fondamentale che deve ora tradursi in un atto formale e definitivo che completi il quadro finanziario di Livorno». Perché «un sistema nazionale equilibrato è un sistema competitivo»: «L'attenzione e l'impegno riservati alla Diga di Genova devono essere affiancati dalla piena e inequivocabile certezza sull’integrità del progetto della Darsena Europa». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Sabato sport
Serie A

Sassuolo-Fiorentina 3-1, tracollo Viola: ancora una sconfitta, è notta fonda. Contestazione dei tifosi

di Redazione web