Il Tirreno

Livorno

Il progetto

"Bimbi speduti": a Livorno un patto di aggregazione con tre eventi tra cultura e attualità

di Luca Balestri
"Bimbi speduti": a Livorno un patto di aggregazione con tre eventi tra cultura e attualità<br type="_moz" />

Il progetto è deato dalla Consulta, debutto con la questione di genere

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO Parte il primo progetto della neonata Consulta giovanile del Comune di Livorno: “Bimbi sperduti”. Con l’obiettivo di favorire l’aggregazione dei giovani in contesti di scambio sociale e culturale, il progetto è composto da tre eventi, pensati come occasione di socializzazione. Ma anche come stimolo per riflettere su alcuni temi di attualità.

“Il privilegio” è il titolo dell’apericena, il primo dei tre eventi di “Bimbi sperduti”, che si terrà il 14 novembre alle 20,30 al Centro Donna. Qua, saranno letti e commentati brani selezionati per approfondire la questione di genere, partendo dal passato e dalle conquiste che le donne hanno già ottenuto, fino ad arrivare alle lotte che ancora si devono fare per arrivare ad un futuro migliore, soprattutto per le donne. Si discuterà dunque dell’educazione e della formazione delle nuove generazioni, emotivamente più consapevoli.

Dopo la lettura dei brani, verranno intervistati esponenti dell’associazione “Nove caring humans”, organizzazione impegnata nella promozione della responsabilità sociale. Saranno presenti anche l’attrice comica Chiara Becchimanzi e lo psicologo Matteo Pardini, oltre ad un djset. Il buffet dell’apericena sarà gratuito (degustazione di vini a pagamento).

Gli altri due eventi di “Bimbi sperduti” saranno il 26 novembre e il 14 dicembre, e riguarderanno, rispettivamente, l’ambiente e la creatività urbana dei giovani. «Il progetto “Bimbi sperduti” nasce da un feedback chiesto a giovani della città a Effetto Venezia. Abbiamo fatto una sorta di brainstorming, e abbiamo trovato degli spunti su cui lavorare. Tutti gli eventi che tratteremo avranno una tematica specifica, che è una richiesta dei giovani di non essere così sperduti -presenta gli eventi la presidente della Consulta Rachele Casali - . Ringraziamo il Comune, l’assessore, il sindaco e il Cred».

La presentazione è stata anche l’occasione, per la Consulta giovanile, di firmare il suo primo Protocollo di collaborazione insieme agli Hub Giovanili. Le parti hanno sottoscritto il documento in segno di impegno reciproco a lavorare insieme per il benessere e lo sviluppo della comunità giovanile livornese. Il tutto nel rispetto dei valori di inclusione, partecipazione, solidarietà e cittadinanza attiva. La collaborazione tra la Consulta e gli Hub si realizzerà attraverso diversi progetti e attività di comune interesse. Quali iniziative di carattere culturale, eventi di sensibilizzazione sociale, progetti educativi e di formazione, attività di inclusione sociale per giovani provenienti da contesti svantaggiati, progetti di valorizzazione degli spazi pubblici e dei luoghi di aggregazione giovanile.

«In questo percorso con la Consulta abbiamo provato a rovesciare il paradigma - spiega il sindaco Luca Salvetti-. Non è l'amministratore e non sono gli adulti a chiedere e a indicare alcune cose. Ma l'amministrazione viene presa per mano dalla Consulta e dai giovani, per fare questo percorso».

Soddisfatto di quanto fatto dall’organismo appena nato anche l’assessore alle politiche giovanili Michele Magnani. «Sono molto felice, perché i ragazzi hanno fatto tutto in autonomia. È un grande lavoro quello della Consulta», dice. I requisiti per iscriversi alla Consulta giovanile sono avere tra i 16 e i 35 anni. Per iscriversi, mandare una mail con il curriculum a consultagiovanilelivorno@gmail.com. l


 

Primo piano
L'incidente

Dalla Toscana ai cieli del Nord: chi era Ralph Salvini, il pilota morto in Groenlandia

di Lorenzo Carducci