Livorno, travolta con l’auto per vendetta dopo la lite fuori dal locale: la 17enne rischia di restare disabile – Chi sono i due arrestati
Il dramma all’esterno della discoteca Appendaun: in un video i momenti della furia della coppia che ha travolto un gruppo di giovani. Una ragazzina rischia lesioni permanenti
LIVORNO. Rischia di restare disabile, con lesioni permanenti alla gamba destra. Ore di apprensione per la ragazza di 17 anni che attorno alle 5 di mattina di domenica 28 settembre è stata investita da un’auto in una stradina stretta fra via Provinciale Pisana e via Pian di Rota, a Livorno, fuori dalla discoteca “Appendaun” e, per l’esattezza, accanto al muro perimetrale dell’officina “Avd Service”. Secondo quanto ricostruito sarebbe rimasta schiacciata fra una macchina parcheggiata, urtata da quella “impazzita”, e il muretto che delimita l’azienda dalla via pubblica, con un pezzo di lamiera che le ha reciso parte dell’arto inferiore, provocandole una frattura scomposta di tibia e perone. Ha quasi perso i sensi per il dolore e nel frattempo, un coetaneo che tentava di soccorrerla, sarebbe stato preso a pugni dal compagno della conducente, un ex pugile.
Chi sono gli arrestati
Così si sta delineando la dinamica della tragedia fuori dal locale alla periferia della città, completamente estraneo alla vicenda. Anzi: appena la situazione è degenerata la chiamata al 112 è scattata subito e il personale della sicurezza è intervenuto, pagandone anche lo scotto visto che un dipendente è stato aggredito. La donna finita in manette per tentato omicidio grazie all’arrivo della polizia di Stato si chiama Ievanet Cambara Zorril, italiana di origine cubana e fino a quel momento incensurata, mentre il compagno livornese arrestato per lesioni gravi è il trentottenne ex pugile Federico Gonzaga, un passato nella categoria “Elite 69 chili” a livello regionale e nazionale. Entrambi, difesi dall’avvocato Massimo Tuticci, si trovano ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida del provvedimento, che si terrà nei prossimi giorni e ancora non è stata fissata.
Il movente
Cambara Zorril avrebbe agito per vendetta. Rispetto al momento in cui l’auto “impazzita” che cerca di investire la comitiva come fossero un bersaglio mobile in mezzo alla strada, avanti e in retromarcia, bisogna tornare indietro di qualche decina di minuti, quando Gonzaga all’esterno dell’Appendaun litiga con un’amica della compagna. Un alterco animato, peraltro davanti a numerosi testimoni. Nell’istante esatto in cui scoppia il diverbio la ragazza di 17 anni sta passando a pochi metri di distanza, accompagnata dalle sorelle diciannovenni, con in mano il cellulare. L’ex sportivo pensa forse di essere ripreso, ma la giovane sta facendo tutt’altro, probabilmente sta per chiamare il 112, ma non lo ha ancora fatto. A questo punto Gonzaga scatta e le butta via il telefonino, con la minorenne che scappa e va a chiamare alcuni amici, che dopo vanno ad affrontare il lottatore. Quest’ultimo, in evidente minoranza, si allontana verso il “Bon Ton”, dove lo raggiungerà in macchina Cambara Zorril. La donna, con lui a bordo, torna indietro per via Pian di Rota, imbocca la strada delimitata da un cancello (aperto) dove c’è la “Avd Service” e mira il gruppo riunito, tentando di investirlo. Scappano tutti, poi la diciassettenne resta schiacciata fra una macchina parcheggiata e il muro dell’azienda, all’altezza di un piccolo spiazzo, mentre l’italo-cubana al volante è nel pieno della follia e a forza di schiantarsi contro tutto ciò che si trova di fronte solleva perfino parte del muretto, all’angolo con la strada. Un amico tenta di soccorrere la minorenne, ma viene preso a pugni da Gonzaga. Una violenza inaudita, finita con l’arresto della coppia da parte degli agenti delle volanti e dei colleghi della Squadra mobile. Ora, per entrambi, si terrà la convalida dell’arresto in tribunale e la decisione sull’eventuale custodia cautelare.
VIDEO – Le immagini choc dell’investimento
Il video
Nel frattempo è spuntato un video girato da un testimone che sta transitando nelle vicinanze. Si vede poco, perché è notte, ma si sentono gli schianti della macchina contro il muro e l’auto parcheggiata. Poi la ragazza urlare per il dolore e le persone che gridano: «Frena», poi «Chiamate la polizia». Urla disperata, di incredulità per quello che sta succedendo. Pochi minuti di follia che purtroppo rischiano di rovinare per sempre la vita di un’adolescente che non ha colpe.