Livorno, trovata senza vita in casa: muore a 42 anni
L’hanno trovata seduta in cucina, con la testa appoggiata sul tavolo: sul posto l’ambulanza della Svs
LIVORNO. L’hanno trovata seduta in cucina, con la testa appoggiata sul tavolo. Sembrava quasi che dormisse, ma quando i soccorritori della Svs di via San Giovanni – intervenuti ieri (24 settembre) intorno alle 8,30 in quell’abitazione di via dei Funaioli – si sono avvicinati, hanno capito subito che si era consumata una tragedia.
Non hanno potuto fare nulla per Raide Malaj, badante di 42 anni, originaria dell’Albania. Il malore l’ha colta all’improvviso mentre era seduta nella cucina dell’anziano che accudiva. E sono stati i familiari dell’uomo – preoccupati perché al telefono non rispondeva nessuno – a entrare nell’abitazione e immediata è stata la chiamata ai soccorsi. Sul posto è intervenuta un’ambulanza medicalizzata della Svs ma il medico non ha potuto fare altro se non constatare il decesso della donna.
La storia di Malaj è simile a quella di tanti connazionali (e non solo) venuti in Italia alla ricerca di un futuro migliore, a partire da un lavoro. E lei, Raide Malaj, lo aveva trovato qui, a Livorno: la 42enne già da un po’ di tempo assisteva l’anziano in quella casa di via dei Funaioli.
Secondo quanto si apprende, la donna non aveva altri parenti stretti a Livorno, ma alcuni suoi familiari sono stati rintracciati a Roma. Ma è qui, nella nostra città, che Malaj aveva gettato le basi per un nuovo futuro: lavorava prendendosi cura degli anziani e – racconta chi la conosceva – con impegno e dedizione.
Così, quando era entrata in quell’abitazione di via dei Funaioli, aveva iniziato a svolgere le sue mansioni quotidiane, ma poi è arrivato il malore, improvviso. Si è seduta un attimo al tavolino della cucina, forse pensando che si trattasse di un malessere passeggero e che avesse bisogno di recuperare un attimo le forze, ma così non è stato ed è morta lì, in quella cucina, dove poi è stata ritrovata intorno alle 8,30 di ieri. La salma di Malaj è stata recuperata dalle onoranze funebri della Misericordia di via Verdi e trasferita al cimitero comunale in attesa che i suoi parenti arrivino a Livorno e poter così organizzare il suo funerale.