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Quando la ricreazione è 2.0, un clic e la merenda è in aula: «Zero file, cibi più sani e socializzazione». La app che spopola a Livorno

di Franco Marianelli

	La app
La app

Enriques, Niccolini Palli e Vespucci Colombo utilizzano la app che sostituisce spacci e bar

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LIVORNO. Arriva in classe la merenda via App. Per una ricreazione smart. Tre gli istituti superiori livornesi che hanno adottato Breakapp.

È un servizio che digitalizza e semplifica la ricreazione nelle scuole: in città hanno scelto di usare l’App il Vespucci Colombo e i licei Enriques di via della Basssata e il Niccolini Palli di via Ernesto Rossi. Diversi i vantaggi dell’utilizzo di quest’App, almeno questo il punto di vista dei dirigenti che la hanno adottata per le proprie scuole. La scuola va verso un’alimentazione sempre più sana. E un maggior tempo di socializzazione per i ragazzi e le ragazze durante l’intervallo. Non più costretti a fare la fila per la merenda di metà mattinata, ma anzi già con la schiacciatina in mano ancor prima del suono della campanella, pronti a spendere dieci minuti in chiacchiere con i compagni di classe.

Al liceo Niccolini Palli gli studenti possono uscire dall’aula durante l’intervallo, e consumare la merenda dove preferiscono. È il secondo anno che la scuola utilizza Breakapp. «Il servizio intende offrire un’alternativa all’approvvigionamento per mezzo dei distributori automatici, ancora piuttosto utilizzati – spiega la scelta della scuola la vicepreside Franca Guidi – Vogliamo segnalare anche la recente installazione di due fontanelle per l’approvvigionamento di acqua, con l’obiettivo di realizzare una scuola plastic free».

Per l’Enriques questo sarà il terzo anno di utilizzo dell’ App della merenda. «I nostri ragazzi consumano la merenda dove vogliono, anche il giardino centrale a ricreazione è aperto – dice il dirigente scolastico Ersilio Castorina – Abbiamo scelto di usare questa applicazione per diversi motivi. Per la riduzione dell’invenduto, perché così non si crea nessuna ressa al punto vendita della merenda, e perché c’è più tempo utile per la socializzazione». Anche all’Enriques ci sono delle fontanelle d’acqua per gli studenti: «Non abbiamo delle borracce da distribuire ai ragazzi, ma penso di usare dei fondi legati alla pubblicità dei progetti europei», annuncia Castorina.

Il Vespucci Colombo di via Chiarini le borracce le ha, «ma non le abbiamo ancora distribuite -esordisce la preside Francesca Barone -. Abbiamo le fontanelle d’acqua in tutti i plessi, e stiamo pensando di un aumentarne il numero». Anche per l’istituto che si distribuisce tra via San Gaetano, via Chiarini e piazza Vigo è il terzo anno che utilizza Breakapp. «L’applicazione è molto efficiente ed ordinata -fa il punto Barone-. Quest’anno i ragazzi hanno la settimana corta, e quindi pranzano a scuola. Per questo abbiamo inserito la possibilità di usare l’App anche a pranzo». Per il pranzo, comunque, la preside consiglia ai suoi alunni «di portarsi il pranzo da casa, per un’alimentazione ancora più sana. Perché non è salutare pranzare con gli stessi prodotti con cui si fa merenda. Il modo migliore di mangiare è osservare le giuste abitudini alimentari -continua Barone-. Con l’utilizzo dell’ App comunque l’alimentazione è corretta. Il menù è controllato anche da noi. Cerchiamo di controllarlo periodicamente. Facciamo sempre attenzione a cosa mangiano i nostri studenti».

Barone è quindi pienamente soddisfatta dell’uso dell’App. «Con Breakapp si raggiunge un certo livello di qualità ma anche di servizio -conclude-. E se qualcosa non funziona, si possono cambiare gli esercizi che si utilizzano». È direttamente attraverso l’App, che i ragazzi possono scaricare in modo gratuito sui sistemi operativi Ios e Android, che si possono visionare i prodotti da scegliere. Una volta scelta la merenda, e specificato il plesso in cui si trovano, agli studenti arriva la merenda direttamente a scuola. E un incaricato per classe va a ritirarla, dieci minuti prima del suono della ricreazione.

Dall’App si può pagare direttamente, con carta di credito o debito. Ma si può pagare anche in contanti, direttamente dall’esercente da cui si è acquistato lo spuntino. L’acquisto, in virtù del fatto che i cellulari non possono essere usati a scuola, deve essere effettuato oltre le 7.55 della mattina. Il servizio è disponibile anche per i docenti e per il personale Ata delle scuole.  

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