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Livorno, il presidio al molo Italia continua: momenti di tensione al varco Valessini

Livorno, il presidio al molo Italia continua: momenti di tensione al varco Valessini

I manifestanti possono raggiungere la banchina dell’area doganale con le navette messe a disposizione da Uniport, ma a un certo punto i vigilanti hanno chiuso l’ingresso. Tensione al massimo, accordo con l’Authority e intesa raggiunta

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LIVORNO. Continua il presidio di Usb, Gruppo autonomo portuale e “Livorno per la Palestina” al molo Italia. Fino a che non arriverà l’ufficialità che la “Slnc Severn” – la nave salpata 13 giorni fa dall’approdo egiziano di Port Said, e secondo il sindacato Usb dopo aver “toccato” anche Israele, che sta trasportando per la base militare statunitense di Camp Darby alcuni allestimenti militari – non sbarcherà il proprio carico in porto i manifestanti non scioglieranno il sit-in.

Nel frattempo, in accordo con la prefettura, le assemblee con centinaia di persone sono state spostate fuori dall’area doganale, nei pressi del varco Valessini. Una richiesta, per motivi di sicurezza, avanzata dal prefetto Giancarlo Dionisi e accordata dagli organizzatori, ai quali era stato chiesto anche di sciogliere il presidio che però, al momento, rimane in attesa dell’ufficializzazione del non sbarco della cargo battente bandiera statunitense. «Non molliamo di un centimetro», spiegano dal sindacato di base.

Ci sono stati momenti di tensione, nel primo pomeriggio di martedì 23 settembre, dato che ai manifestanti era stato accordato di poter raggiungere il molo Italia dal varco Valessini con le navette messe a disposizione da Uniport, «che ringraziamo», spiega il leader dell’Unione sindacale di base livornese, Giovanni Ceraolo, ma a un certo punto le guardie giurate di presidio hanno impedito l’ingresso di chi protestava. A questo punto, mentre si rischiava l’invasione dell’area doganale di tutti i manifestanti, gli organizzatori sono riusciti a trattenere la folla, mediando con l’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale e ripristinando l'accordo iniziale di spostamento con le navette.

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