Il Tirreno

Il clima mite di queste ultime ore ha messo in soffitta temperature e atmosfere tipicamente invernali in Toscana? Chi prova a fornire risposte, fra modelli e dati, è il Centro Meteo Toscana nella consueta analisi sui canali social.

Le temperature (e i perché)

Si parte dai numeri, dai gradi: «Caldo anomalo in grande stile con le temperature che anche ieri – 9 dicembre 2025 – sono arrivate a toccare i 18° gradi lungo le coste. Molto caldo per il periodo anche in montagna con lo zero termico che è arrivato a superare i 3000 metri».

Dai numeri ai motivi, aggiungono dal Cmt: «Queste temperature così elevate sono dovute a una zonalità esasperata in pieno atlantico che ha innescato la “solita” rimonta anticiclonica dal nord Africa verso tutto il Mediterraneo nordoccidentale: 14° gradi ieri a Londra, 16° gradi a Parigi e punte di 23°/24° gradi registrati in Francia. Valori mediamente 10° più caldi del normale».

Il freddo? Le previsioni

E si arriva al tema delle ultime settimane: il freddo. «Nelle settimane scorse avevamo condiviso la possibilità di vedere cambiare le cose intorno al periodo natalizio. Possibilità che per adesso resta ancora possibile seppur probabilmente senza grandi scossoni termici repentini».

E vanno avanti dal Cmt: «La prossima settimana assisteremo a un disturbo importante con una parziale “divisione” dovuta proprio al disturbo stratosferico in atto in questi giorni. Il problema (se così vogliamo chiamarlo) è che le due discese fredde finiranno come sempre una negli Stati Uniti orientali e l’altra sull’est europeo, a causa di una zonalità ancora troppo eccessiva. In Europa centro occidentale, ancora una volta, inizialmente staremo a guardare».

Prossimi giorni

Finita qui? Dal Centro Meteo Toscana spiegano nel dettaglio: «Successivamente, grazie a un flusso zonale più blando, assisteremo via via a un clima sempre più umido, con l’arrivo di correnti atlantiche che apporteranno un graduale peggioramento del tempo e il graduale ritorno delle piogge». «Insieme a loro, anche le temperature scenderanno gradualmente, riportandosi probabilmente prima del periodo Natalizio, su valori tipici del periodo. Questa situazione non esclude quindi il ritorno di qualche nevicata anche sulle nostre montagne, chiaramente a quote di montagna, non a quote basse».

E si conclude con una riflessione: «Non resta quindi che attendere il lento ritorno alla normalità previsto nell’ultima decade del mese di dicembre. Un mese che comunque dopo questa prima metà così calda, finirà quasi certamente per registrare un’anomalia decisamente più calda del normale».